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Scherma, Cipressa risponde a Di Francisca: “Sputa veleno nel piatto dove ha mangiato, non ha rispetto”

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L’Italia della scherma ha chiuso le Olimpiadi di Tokyo 2021 senza conquistare medaglie d’oro: 0 assoluto nella casella del metallo più pregiato, come non accadeva addirittura dal 1980 e come è capitato complessivamente soltanto quattro volte alle nostre latitudini (1908, 1964, 1968). Gli azzurri hanno deluso durante i Giochi, è mancato il guizzo per salire sul gradino più alto del podio nelle 12 gare in programma (da quest’anno è stata abolitata la rotazione delle armi per le prove a squadre) e il risultato è davvero lacunoso per un Paese che ha in questo sport uno dei suoi storici fortini alle Olimpiadi.

Nel corso di questi dieci giorni non sono mancate le polemiche e le critiche in seno alla nostra Nazionale. Elisa Di Francisca, Campionessa Olimpica a Londra 2012 nel fioretto individuale e a squadre, ha appeso l’arma al chiodo ma è intervenuta dopo il flop della squadra, che si è dovuta accontentare della medaglia di bronzo. La marchigiana ha puntato il dito verso il CT Andrea Cipressa: “Non è all’altezza per essere il ct del fioretto. Lo dicono i risultati. Serve una personalità più forte. A Londra con Cerioni ct prendemmo tre ori e 5 medaglie. Io non so se Stefano sia disponibile a tornare ma lui sarebbe il più indicato a ricoprire quel ruolo”.

Di Francisca attaccò anche la ex compagna Arianna Errigo: “Forse l’ultimo assalto in semifinale avrebbe dovuto farlo Alice Volpi. Arianna Errigo è fortissima sia fisicamente che tecnicamente ma soffre le gare importanti, in special modo le Olimpiadi. Lo abbiamo visto ai Giochi di Rio e anche qui a Tokyo: è un peccato perché oggi le altre ragazze hanno tirato bene e invece Arianna che dovrebbe essere la punta della squadra è mancata nel momento decisivo”.

Terminate le Olimpiadi, Andrea Cipressa ha voluto rispondere attraverso un lungo post pubblicato sul suo profilo Facebook. Spicca soprattutto una parte del lungo intervento: “Chi vince festeggia e chi perde impara. Non ho alcuna voglia di censurare le critiche che mi vengono mosse, purché esse siano costruttive e non si limitino a una violenza verbale inaudita e insulti pesanti e gratuiti che scaturiscono da odi, antipatie personali e faide di fazioni opposte. Sono pronto al confronto e a un mea culpa se necessario ma non accetto voltafaccia disgustosi da chi, fino a poco tempo fa, mi osannava con messaggi di stima, apprezzamento e affetto”.

Il riferimento alla ex fiorettista jesina che, dall’alto del suo ruolo di opinionista sputa veleno nel piatto in cui ha mangiato sminuendo pure il valore di atlete che, se pure non quello sperato, hanno ottenuto un risultato olimpico degno di rispetto, non è assolutamente velato, anzi“, scrive ancora un inferocito Cipressa.

Il tecnico del fioretto ha poi voluto ringraziare Julio Velasco, ex CT della Nazionale Italiana di volley, il quale aveva definito disgustose le dichiarazioni dell’ex atleta: “Ringrazio Velasco per aver espresso in maniera chiara ed esplicita un pensiero che molti, fortunatamente, condividono. Non cerco giustificazioni a vittorie o sconfitte dalle une e dalle altre si impara e si costruisce”.

Foto: Bizzi per Federscherma

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