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Nuoto, Olimpiadi Tokyo: Federico Burdisso di bronzo, Federica Pellegrini settima, Quadarella quinta

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Una nuova giornata di gare va in archivio nell’Aquatics Centre, sede del nuoto alle Olimpiadi di Tokyo. Luci e ombre in casa azzurra tra semifinali e finali tutte da raccontare.

Si parte delle semifinali dei 100 stile libero che hanno sorriso al russo Kliment Kolesnikov (47″11) autore del nuovo primato europeo, a precedere nell’ordine dei tempi l’americano Caeleb Dressel (47″23) e l’azzurro Alessandro Miressi (47″52). Il piemontese si candida per una medaglia domani, mentre non ci sarà nell’atto conclusivo Thomas Ceccon (48″05). Il veneto, forse anche per un pizzico di stanchezza, ha pagato una prima vasca troppo lenta e non è riuscito a rientrare nella seconda chiudendo con un crono da 48″05 (12° nell’overall).

La Finale dei 200 stie libero femminili è stata l’occasione dell’ultimo saluto di Federica Pellegrini. L’azzurra, in maniera più che decorosa, ha concluso in settima posizione la sua ultima fatica in 1’55″91, dando tutto quello che aveva in una stagione molto travagliata per lei tra Covid e un anno in più agonistico che non faceva parte dei piani. Doveva andare così ed è andata così. Resta la grandezza di una carriera e una quinta Finale olimpica nella medesima specialità che nessuno può vantare. L’oro olimpico è andato all’australiana Ariarne Titmus (1’53″50, nuovo record olimpico) davanti alla rappresentante di Hong Kong Siobhan Bernadette Haughey (1’53″92, primato asiatico) e alla canadese Penny Oleksiak (1’54″70). Fuori dal podio Katie Ledecky, quinta in 1’55″21.

Nell’atto conclusivo dei 200 delfino è arrivata la luce di giornata in casa Italia, ovvero i 200 delfino: Federico Burdisso ha vinto il bronzo con il suo solito modo coraggioso di intendere la prova, chiudendo con il tempo di 1’54″45. L’oro è andato al favorito Kristof Milak (1’51″25, record olimpico), mentre l’argento è stato ad appannaggio di Tomoru Honda (1’53″73). Nelle semifinali dei 200 farfalla donne senza italiane la migliore è stata la cinese Zhang Yufei che con il tempo di 2’04″89 si candida a un ruolo di primattrice. Nei 200 rana uomini i penultimi atti hanno fatto capire che ci sarà da lottare: l’australiano Izaac Stubblety-Cook ha ottenuto la miglior prestazione di 2’07″35, ma gli altri sono ben presenti come il 2’07″91 del britannico James Wilby ha certificato.

I 200 misti donne sono stati favorevoli alla padrona di casa Yui Ohashi (2’08″52) che per 13 centesimi ha battuto la statunitense Alex Walsh (2’08″65) e di 52 l’altra americana Kate Douglass (2’09″04). Nei 1500 stile libero donne si è consumata, purtroppo, una grande delusione per i nostri colori, ovvero il quinto posto di Simona Quadarella, campionessa del mondo in carica della distanza. Il crono di 15’53″97, anche superiore a quanto nuotato nelle batterie, ha evidenziato nella romana una condizione non perfetta forse dovuto anche al malessere che l’ha costretta a stare ferma qualche giorno prima della partenza per il Giappone. Tuttavia, quanto si era visto nel corso delle heat non faceva pensare a un crollo chiaro nell’ultima parte della prova, dopo che nei primi 800 metri l’azzurra era in lizza per l’argento. Alla fine della fiera l’oro è andato a Ledecky con il tempo di 15’37″34, a precedere l’altra americana Erica Sullivan (15’41”41) e la tedesca Sarah Kohler (15’42”91).

A chiosa, è arrivato un altro quinto posto nella staffetta 4×200 sl che, oggettivamente, si poteva prevedere. Stefano Ballo (1’45”77, primato personale), Matteo Ciampi (1’45”88), Filippo Megli (1’45”33) e Stefano Di Cola (1’46”26) hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo nuotando il tempo di 7’03″24. L’oro, con record europeo, è andato alla Gran Bretagna (6’58″58) davanti alla Russia (7’01″81) e all’Australia (7’01″84).

Foto: LaPresse

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