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Ciclismo, Elia Viviani: “Ho già i brividi per la cerimonia di apertura. La lotta al doping va meglio ma qualche imbecille in gruppo resiste”

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Elia Viviani si sta preparando in vista delle Olimpiadi di Tokyo che lo vedranno protagonista non solo in pista ma anche fuori nel suo ruolo di portabandiera. Sarà lui, insieme con Jessica Rossi, infatti a rappresentare direttamente la nostra nazionale nel corso della cerimonia di apertura della rassegna a cinque cerchi.

In un’intervista rilasciata a La Stampa, il ciclista veronese ha raccontato tutta la sua emozione: “E’ bellissimo, mi sento lusingato e orgoglioso. L’oro di Rio ha lasciato un segno profondo in molte persone e per questo credo che il Coni abbia pensato a me. Sono fiero di essere considerato un atleta guida“.

Viviani immaginandosi già a Tokyo lascia trasparire una comprensibile emozione per il ruolo che avrà e per quello che rappresenterà per l’Italia: “Ho già i brividi per la cerimonia, in questo ruolo devo stare attento quando parlo. Adesso, però, non devo farmi distrarre e perdere l’obiettivo principale. E’ un’esperienza nuova per me. Ho chiesto consigli a Valentina Vezzali che ebbe quel ruolo a Londra e lei da una parte mi ha tranquillizzato e da un’altra mi ha caricato di responsabilità“.

E alla domanda su quale sia la situazione attuale nel mondo del ciclismo per quanto concerne la questione doping, il veronese ha le idee molto chiare: “Direi che andiamo molto meglio, anche se qualche imbecille qua e là c’è ancora in mezzo al gruppo“.

Foto: LaPresse

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