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Atletica, Selemon Barega vince i 10000 alle Olimpiadi. Fiondata alla campana, Yeman Crippa 11°

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Selemon Barega ha conquistato la medaglia d’oro sui 10000 metri alle Olimpiadi di Tokyo 2021. Il primo titolo dell’atletica leggera messo in palio in questa edizione dei Giochi finisce al collo del fuoriclasse etiope, che piazza l’attacco decisivo all’inizio dell’ultimo giro e mette in ginocchio tutti gli avversari con una falcata memorabile. Il 21enne, che ai Mondiali 2019 conquistò l’argento sui 5000 metri, si è dimostrato un talento strepitoso sulla distanza più lunga in pista e ha annichilito con personalità tutti gli avversari.

Non hanno potuto nulla gli ugandesi Joshua Cheptegei (27:43.63) e Jacob Kiplimo (27:43.88), che hanno cercato di rimontare negli ultimi 200 metri ma la loro risposta è stata tardiva (da segnalare che il loro connazionale Stephen Kissa aveva cercato di regalare spettacolo con una fuga da lontanissimo). Giù dal podio l’etiope Berihu Aregawi (27:46.16), lo statunitense Grant Fischer (27:46.39), il canadese Mohamed Ahmed (27:47.76), il keniano Rodgers Kwemoi (27:50.06) e l’etiope Yomif Kejelcha (27:52.03).

Sottotono il nostro Yeman Crippa, primatista nazionale che ha cercato di tenere il ritmo dei migliori ma che è crollato quando mancavano due giri e ha terminato all’undicesimo posto col tempo di 27:54.05, secondo europeo al traguardo alle spalle del francese Morhad Amdouni (decimo in 27:53.58, record nazionale).

LA CRONACA DELLA GARA

Storicamente alle Olimpiadi il ritmo è blando e si pensa a una corsa tattica e chiusa, ma l’ugandese Stephen Kissa non è d’accordo e prova a rimescolare le carte in tavola. L’africano va in fuga fin dalle battute iniziali e guadagna anche una cinquantina di metri di vantaggio, mentre alle sue spalle il gruppo non si danna più di tanto l’anima e lascia fare. L’attacco viene rintuzzato dall’etiope Selemon Barega e dal keniano Rhonex Kipruto, che riprendono Kissa a 17 giri dal traguardo. Si ritorna così sugli schemi previsti, con un ritmo di studio e il classico drappello di testa che si seleziona da dietro.

Kenya, Etiopa e Uganda giocano a scacchi con grande intelligenza, mentre il nostro Yeman Crippa rimane decisamente coperto fino agli ultimi due chilometri. L’azzurro capisce che deve risalire per non farsi sorprendere quando arriverà il momento annunciato dello strappo da parte di qualche big e ci riesce con brillantezza. I grandi favoriti della vigilia aumentano la falcata quando mancano due giri e a quel punto si palesa una brutta smorfia sul volto del nostro portacolori, che prova a stringere i denti ma non ha il passo degli undici uomini davanti a lui.

I tre etiopi giocano di astuzia, hanno capito di essere i più forti e attaccano di gruppo quando suona la campanella. Accelerazione improvvisa di Barega, il connazionale Aregawi prova a contenerlo ma non ci riesce. A quel punto tentano il tentativo di rimonta disperato i due ugandesi Cheptegei e Kiplimo, ma Barega tiene il margine e trionfa con pieno merito grazie a un’azione sontuosa. Alle sue spalle si piazzano Cheptegei e Kiplimo, Crippa termina in undicesima piazza.

Foto: Lapresse

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