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Formula 1

F1, c’è un “pressure-gate”? Nuove procedure in vista del GP di Francia a Le Castellet

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Ci sono delle novità relativamente ai controlli fatti sulle gomme Pirelli, diventate oggetto d’analisi per gli incidenti nel GP di F1 a Baku (Azerbaijan) del canadese Lance Stroll (Aston Martin) e dell’olandese Max Verstappen (Red Bull). Ebbene, il fornitore degli pneumatici ha confermato che sulle coperture non vi sia stato alcun difetto di produzione.

Le analisi sono state estese anche a pneumatici, utilizzati da altre vetture, che hanno percorso un numero di giri simile o superiore rispetto a quelli danneggiati. Le verifiche non hanno evidenziato, su nessun pneumatico, alcun difetto di produzione o qualità, né segni di affaticamento o delaminazione. Sono state identificate le cause dei cedimenti che hanno riguardato i pneumatici posteriori sinistri di Red Bull e Aston Martin. In entrambi i casi, i pneumatici mostrano una rottura circonferenziale sul fianco interno, fenomeno che può essere riconducibile alle condizioni di utilizzo degli stessi, nonostante siano stati rispettati i parametri di partenza prescritti (pressioni minime e temperatura massima delle termocoperte)“, si legge nel comunicato della Pirelli.

E dunque, secondo la casa costruttrice di gomme, le rotture potrebbero essere state causate dalle condizioni di utilizzo. Il riferimento di Pirelli è al fatto che alcune squadre (non solo quelle coinvolte negli incidenti citati) potrebbero eludere le pressioni di gonfiaggio indicate dai propri tecnici. I commissari della FIA controllano le pressioni ogni volta che una monoposto entra in pista e i valori prescritti vengono puntualmente rispettati. Quali sono i vantaggi rispetto a una riduzione della pressione delle gomme? Indubbiamente, un miglioramento del grip e quindi delle prestazioni.

Per questo motivo, come affermato nella nota della Pirelli: “A valle del risultato delle analisi, Pirelli ha presentato la propria relazione tecnica a FIA e ai Team. FIA e Pirelli hanno quindi concordato una nuova procedura, che comprende una direttiva tecnica già distribuita, per il controllo delle condizioni di utilizzo dei pneumatici durante il weekend di gara e si riservano di implementare ogni altra azione che si ritenesse opportuna.

Pertanto, in vista del prossimo appuntamento sul Paul Ricard in Francia (18-20 giugno), ci sarà un cambio di procedura per avere maggior chiarezza a riguardo di questo tema dal momento che non c’era modo nei precedenti appuntamenti di controllare le pressioni di esercizio  quando l’auto era in pista. Gli pneumatici verranno ora analizzati dopo il loro utilizzo sul tracciato in maniera ancor più attenta e i set saranno selezionati in modo casuale nelle sessioni di prove e nelle qualifiche, mentre ogni treno di gara verrà controllato dopo essere stato usato.

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