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Nuoto, Quadarella n.1 d’Europa ancora negli 800 sl, 4×200 sl mixed d’argento. Miressi sontuoso, delude Martinenghi

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Cala il sipario anche sulla seconda giornata degli Europei 2021 di nuoto in corsa a Budapest (Ungheria). Nella Duna Arena le emozioni non sono mancate e in casa Italia alterne fortune per i colori azzurri.

Partiamo dall’emozione più grande, ovvero il successo di Simona Quadarella. L’azzurra si conferma n.1 d’Europa dopo i trionfi a Glasgow (Gran Bretagna) tre anni fa. Gli 800 stile libero hanno il suo marchio e il crono di 8’20″23 la proietta in seconda posizione nel ranking mondiale stagionale, immediatamente alle spalle di Katie Ledecky. Avrebbe desiderato abbattere il muro dell’8’20” la romana, ma in un periodo di preparazione e non di finalizzazione come questo i crono vanno un po’ su e giù. A contare è lo spirito con cui Quadarella ha nuotato e si è imposta con grandissima personalità. Alle sue spalle troviamo le due russe Anastasia Kirpichnikova (8’21″86) e Anna Egorova (8’26″56). Al di sotto delle aspettative la prestazione di Martina Rita Caramignoli, solo quinta in 8’29″81 e distante dal personale di 8’24″16.

Delusione, invece, per la Finale dei 100 rana uomini. Nicolò Martinenghi, super convincente nelle batterie e in semifinale, si scioglie nell’atto conclusivo nuotando un crono di mezzo secondo più lento di ieri. Arriva così un quinto posto anonimo in 58″94 nella gara vinta dall’asso britannico Adam Peaty (57″66) davanti all’olandese Arno Kamminga (58″10) e al connazionale James Wilby (58″58). Più lento rispetto al penultimo atto anche l’altro azzurro Alessandro Pinzuti, settimo in 59″50. Poco da fare anche per Elena Di Liddo e Ilaria Bianchi nella Finale dei 100 farfalla donne: la pugliese si classifica in quinta posizione in 58″05, mentre Bianchi è ottava in 58″41. La vittoria va alla greca Anna Ntountounaki (57″37), a precedere la francese Marie Wattel (57″37) e la svedese Louise Hansson (57″56), decisamente più lenta rispetto alle semifinali.

A far salire i battiti del cuore azzurro ci pensa un grande Alessandro Miressi. Nelle semifinali dei 100 stile libero il campione d’Europa in carica vuol fare la voce grossa e con il crono di 47″53 stabilisce il nuovo record italiano (prec. 47″74 di ieri), issandosi in vetta all’ordine dei tempi, davanti ai due russi Andrei Minakov (47″82) e Kliment Kolesnikov (47″85). Verosimilmente sarà tra loro la lotta per il podio, anche se l’ungherese Nandor Nemeth non andrà sottovaluto. Non ci sarà in Finale Lorenzo Zazzeri (10° in 48″59), ma comunque bravo per aver ottenuto il personale. Nelle semifinali dei 100 rana donne privi di Benedetta Pilato, uscita sconfitta dalla selezione interna mattutina, Martina Carraro e Arianna Castiglioni devono fare i conti con una rivale molto forte, ovvero la svedese Sophie Hansson, capace di centrare il miglior crono di 1’05″69. Per il bronzo iridato c’è il secondo tempo in 1’06″09, mentre Castiglioni il quarto, il medesimo della campionessa russa Yuliya Efimova (1’06″24). Si prospetta un atto conclusivo molto tirato domani.

Buone notizie arrivano in casa Italia dai 200 farfalla. Federico Burdisso si qualifica per la Finale nuotando in maniera “controllata” un crono da 1’55″03 e piazzandosi in terza piazza nell’overall preceduto dai due magiari Tamas Kenderesi (1’54″37) e Kristof Milak (1’54″72). Le ambizioni del lombardo sono quelle di conquistare una medaglia domani e ci sono le possibilità. Bene anche Giacomo Carini che con il tempo di 1’55″87 centra l’obiettivo dell’atto conclusivo a 47 centesimi dal personale.

Niente Finale per Margherita Panziera e Silvia Scalia nei 50 dorso. La veneta, campionessa d’Europa in carica dei 200 dorso, può comunque rallegrarsi per il personale di 28″04 (10° crono) proiettandosi alla sua gara con convinzione, mentre il 28″24 (12° crono) non può soddisfare la primatista italiana. La migliore delle semifinali è stata la britannica Kathleen Dawson (27″19, record dei campionati).

Fuochi d’artificio nella Finale dei 50 dorso con Kolesnikov che migliora per la seconda volta il suo record del mondo (23″80), laureandosi campione d’Europa. Sul podio anche il rumeno Robert-Andrei Glinta (24″42) e lo spagnolo Gonzalez De Oliveira (24″47). Ottavo Simone Sabbioni, ma il 24″92 è il suo personale in una specialità che non è la sua. Ancora acqua bianca con l’olandese Ranomi Kromowidjojo che centra l’oro continentale in 23″97 nei 50 stile libero femminili a precedere la danese Pernille Blume (24″17) e la polacca Katarzyna Wasick (24″17).

A chiosa, un argento molto piacevole per l’Italia nella 4×200 stile libero mixed. Stefano Ballo (1’46″54), Stefano Di Cola (1’46″16), Federica Pellegrini (1’55″66) e Margherita Panziera (2’00″57) festeggiano questo riscontro (7’29″35), preceduti dalla Gran Bretagna (7’26″57) e mettendosi alle spalle la Russia (7’31″54). Da sottolineare la frazione interna di Pellegrini di notevole valore.

Foto: LaPresse

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