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Masters1000 Madrid 2021, missione compiuta per Matteo Berrettini! Battuto Delbonis in 2 set e quarti di finale centrati

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Battendosi il cuore sul petto. Matteo Berrettini vola per la terza volta in carriera nei quarti di finale di un Masters1000. Lo fa a Madrid (Spagna), piegando un coriaceo Federico Delbonis (n.77 del mondo) per 7-6 6-4. Una partita difficile per Matteo, messo in difficoltà dalla traiettorie super arrotate mancine dell’argentino. Con la forza del cuore e della mente, però, il n.10 del mondo ha trovato la via per far male al suo avversario e, alternando fioretto e sciabola, ha portato a casa il match. Il prossimo rivale sarà il cileno Cristian Garin che ha sconfitto il n.2 del tabellone Daniil Medvedev, confermando le sue grandi attitudini su questa superficie. Il bilancio tra i due è in parità, con la vittoria del sudamericano nella finale dell’ATP di Monaco del 2019 e la rivincita dell’italiano sul cemento a Shanghai nello stesso anno.

Nel primo set si seguono nelle prime fasi i turni al servizio. Delbonis, però, è più incisivo di Matteo a creare dei problemi con alcune risposte d’incontro molto efficaci. E’ un po’ così che si spiegano le due palle break dell’ottavo game. L’italiano chiede aiuto al servizio e si salva, costruendosi un palla break nell’undicesimo gioco. Con un pizzico di fortuna (un dritto steccato rimasto miracolosamente in campo), l’argentino annulla la chance e si va al tie-break. Parte male il romano, che va sotto 4-1. Con le spalle al muro, l’azzurro fa capire perché è un top-10 e infilando una serie di 6-0 ribalta completamente la situazione, mettendo in scena tante variazioni che mandano in confusione il rivale.

Nel secondo set Berrettini parte fortissimo e, approfittando di un Delbonis un po’ “stordito” dal parziale perso precedentemente, strappa il servizio all’avversario. A sorpresa, però, Matteo non conferma il break e con due gratuiti di dritto permette al sudamericano di riemergere dalle sabbie mobili. Si procede “on serve” e nella fase calda il “mind game” del nostro portacolori ha successo nel decimo gioco: dritto devastante e palle corte fiaccano la resistenza del n.77 ATP e cala il sipario sul 6-4.

L’azzurro ha concluso con 7 ace, il 65% delle prime in campo da cui ha raccolto l’83% dei punti, mentre con la seconda ne ha conquistati il 61%. In una sfida nella quale entrambi non sono stati eccellenti in risposta, il 33% di Matteo rispetto al 17% di Delbonis, nell’efficienza della risposta alla prima in battuta del rivale, ha fatto la differenza.

Foto: LaPresse

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