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Atletica, World Relays: l’Italia si gioca tre carte per Tokyo nella prima giornata di gare

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Tutto e subito. L’Italia si gioca ben tre carte per le staffette olimpiche nella giornata di apertura del World Relays, il campionato del mondo riservato alle gare di squadra su pista in programma oggi e domani a Chorzow in Polonia.

Il programma prevede due sessioni di gara, entrambe al via dalle 19: oggi dedicato alle batterie delle gare olimpiche con due finali in programma e domani, domenica 2 maggio, riservato quasi totalmente alle finali. L’Italia è già a Tokyo con la 4×100 femminile e con la 4×400 maschile, in virtù del posto in finale conquistato ai Mondiali di Doha nel 2019.

All’appello mancheranno nazionali di primo livello come Stati Uniti, Giamaica, Canada, Australia, Cina, Trinidad&Tobago ma nulla è scritto e centrare una finale in tre gare comunque molto ben frequentate come la 4×100 maschile, la 4×400 femminile e la 4×400 mista non sarà affatto una passeggiata, anche se bisogna dire che per ognuna di queste tre staffette l’Italia è attualmente in possesso di ottimi tempi di ripescaggio e, anche in caso di mancata finale, le possibilità di essere a Tokyo, resta molto elevata. La finale comunque significa assicurarsi al 100% la partecipazione ai Giochi e non dover attendere la chiusura delle liste mondiali il 29 giugno, quando si completerà il quadro delle 16 qualificate per ogni specialità.

Da aggiungere che un piazzamento tra le prime dieci (o nel caso della 4×400 mista tra le prime dodici), garantirebbe anche la presenza alla rassegna iridata di Eugene 2022 con ampio anticipo.

Il programma di oggi prevede alle 19 le batterie della 4×400 donne ed è subito battaglia per le azzurre che puntano dritto alla finale con una squadra tutta da formare, anche in base alle scelte della 4×400 mista (le convocate sono le “veterane” Ayomide Folorunso, Raphaela Lukudo e Maria Benedicta Chigbolu e le più giovani Alice Mangione, Rebecca Borga, Eleonora Marchiando, Petra Nardelli, Giancarla Dimich Trevisan e Virginia Troiani. Le rivali sono davvero tante per le azzurre: a partire dall’Olanda con la ventunenne Femke Bol reduce dalla doppietta di Torun sui 400 e la 4×400 e le specialiste Lieke Klaver e le sorelle De Witte. Da non sottovalutare le padrone di casa della Polonia campione del mondo in carica dopo il titolo conquistato a Yokohama e argento iridato a Doha. La star Justyna Swiety-Ersetic, però, non ci sarà e toccherà soprattutto a Baumgart-Witan e Holub-Kowalik dare l’assalto al podio. Al via anche Gran Bretagna e Belgio, già qualificate a Tokyo, mentre a caccia del pass olimpico ci sono, oltre alle azzurre, la Svizzera senza la Sprunger (vittima di un infortunio), la Francia e Cuba.

Alle 19.35 le batterie della 4×400 maschile. L’Italia è già qualificata a Tokyo e dunque è probabile che le due star Re e Scotti siano dirottati verso la 4×400 mista. La squadra, però, è compatta e di qualità e potrebbe centrare un grande risultato anche senza i suoi due atleti più forti. Ci sono Vladimir Aceti, Lorenzo Benati, Mattia Casarico, Brayan Lopez e Alessandro Sibilio. L’obiettivo è la qualificazione per i Mondiali 2022 a Eugene. Tra le favorite il Belgio dei fratelli Borlée, la Colombia dell’argento mondiale Zambrano, la Gran Bretagna, da sempre protagonista su questa distanza, la Polonia, che non ha potuto conquistare il titolo indoor in casa a causa della positività di uno degli atleti, l’Olanda campione d’Europa indoor, la Spagna di Husillos, la Repubblica Ceca di Maslak, il Botswana di Makwala, il Giappone e il Sudafrica.

Alle 20.08 sarà il momento delle batterie della 4×100 femminile. Anche qui l’Italia è già qualificata per Tokyo in virtù del settimo posto di Doha ma dà la caccia ad un posto in finale. Le convocate sono Johanelis Herrera, Gloria Hooper, Anna Bongiorni, Irene Siragusa, Vittoria Fontana, Dalia Kaddari e Chiara Melon. Arrivare nelle prime dieci, risultato ampiamente alla portata delle azzurre, significherebbe qualificarsi direttamente per i Mondiali di Eugene. Possibile rivelazione di questa gara è la Svizzera di Ajla Del Ponte, che però non può contare sulla star dei 200 Mujinga Kambundji che sta recuperando da un infortunio. Attenzione all’Olanda della sempreverde Dafne Schippers e di Nadine Visser che vuole la qualificazione per Tokyo così come la Francia, il Brasile e la Nigeria di Blessing Okagbare e Tobi Amusan. La Polonia punta forte su Ewa Swoboda.

Alle 20.39 uno dei momenti più attesi della serata per i colori italiani con le batterie della 4×100 maschile. Gli azzurri devono ancora staccare il pass olimpico e possono contare sulle due star Marcell Jacobs e Filippo Tortu, oltre che su un gruppo di atleti molto compatto formato da Fausto Desalu, Federico Cattaneo, Davide Manenti, Roberto Rigali e Antonio Infantino.

Assenti Usa, Giamaica e Gran Bretagna, che si sono presi gran parte dei titoli nelle ultime stagioni, i favoriti numero uno potrebbero essere ancora una volta i brasiliani, con un quartetto che in buona parte ricalca quello del sorprendente successo di Yokohama e del quarto posto mondiale di Doha con record continentale di 37″72. Il Giappone si presenta con una squadra più giovane rispetto al bronzo di Doha, mentre il Sudafrica fa leva su Akani Simbine. Già qualificate a Tokyo anche la Francia di Lemaitre e Golitin e l’Olanda di Martina e Van Gool. Attenzione anche alla fame di Germania, Ghana e Turchia che devono ancora staccare il biglietto per i Giochi giapponesi.

Alle 21.06 è in programma la prima finale di Chorzow, la 2x2x400: non ci sono atleti italiani. La staffetta è compista da due atleti che, in alternanza, disputano per due volte i 400: roba per faticatori di primissimo livello.

Alle 21.20 scendono in pista le staffette 4×400 miste per le batterie della nuova gara olimpica. L’Italia deve qualificarsi per Tokyo e, se la scelta cadrà sui migliori, ha ottime possibilità di riuscirci e potrebbe addirittura giocarsi una medaglia. Dalla finale mondiale arrivano direttamente Gran Bretagna, Polonia, Belgio, India (Covid permettendo) e Brasile ma ancora una volta potrebbe essere l’Olanda a prendersi tutto: molto dipenderà dalle scelte che verranno fatte sugli atleti da schierare.

Alle 21.58 si chiude con la staffetta ad ostacoli. Niente Italia, qui davvero il pronostico è apertissimo e può accadere di tutto. Domani, domenica 2 maggio, è in programma la seconda sessione con tutte le finali.

Foto Fidal/Colombo

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