Seguici su

MotoGP

MotoGP, Franco Morbidelli ottimo 4° senza time-attack. Il romano meriterebbe maggiore considerazione dalla Yamaha

Pubblicato

il

Franco Morbidelli tira un deciso sospiro di sollievo. Il portacolori del team Yamaha Petronas chiude in una ottima quarta posizione anche la seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Spagna, quarto appuntamento del Mondiale MotoGP 2021, e può ufficialmente sorridere. Il pilota romano sbarcava sul tracciato di Jerez de la Frontera con un grande obiettivo: confermare che le enormi difficoltà riscontrate a Losail fossero ufficialmente alle spalle.

Già in quel di Portimao si erano visti passi in avanti di un certo spessore, ma Jerez è sempre una pista molto indicativa. Questo tracciato è conosciuto da tutti come le proprie tasche, correndovi ogni anno, per cui chi emerge in terra andalusa non lo fa per caso. “Franky” oggi ha concluso la sua giornata in quarta posizione con il tempo di 1:37.704 a 495 millesimi dal tempo stratosferico di Francesco “Pecco” Bagnaia. Il ducatista ha davvero lasciato tutti a bocca aperta con il suo 1:37.209, precedendo Fabio Quartararo in 1:37.387, ma il classe 1994 non è stato da meno, dato che non ha provato un time attack vero e proprio. 

Per Franco Morbidelli, tuttavia, le buone notizie non finiscono qui. Oltre ad avere ufficialmente messo all’angolo il compagno di scuderia Valentino Rossi (solamente ventunesimo in classifica ad un secondo di distacco nel confronto diretto) l’ex campione del mondo della Moto2 ha inanellato una serie di giri davvero notevole. Tutti sul piede dell’1:37 alto, con rare escursioni oltre l’1:38. Morale della favola? Il portacolori del team Yamaha Petronas è davvero tornato.

Starà a lui domani confermarsi nella FP3 e, soprattutto, nel corso delle qualifiche, per crearsi un buon viatico in vista della gara di domenica. Se sarà in grado di ribadire la sua forza, dentro e fuori il box, starà poi a Yamaha Petronas metterlo nelle condizioni migliori per esprimersi. Non dimentichiamo che stiamo parlando del vice-campione del mondo 2020, un pilota che ha saputo vincere ben 3 gare nello scorso campionato ma che, incredibile a dirsi, viene dotato solamente di una M1 del 2019, con aggiornamenti definiti “Spec A”. Troppo poco per Franky. Non lo diciamo perchè stiamo parlando di un pilota italiano, ci mancherebbe, ma per il valore che ha sempre messo in mostra. Una doppia sfida, dentro e fuori la pista, per il pilota romano che, tuttavia, non ha certo paura di questi ostacoli…

Credit: MotoGP.com Press

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *