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Masters 1000 Montecarlo: un maestoso Andrey Rublev batte Rafael Nadal e vola in semifinale

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Una battaglia senza esclusione di colpi: questo è l’ultimo quarto di finale in programma sul Campo Ranieri III al Masters 1000 di Montecarlo. E Andrey Rublev la interpreta al meglio, infliggendo la sesta sconfitta in carriera nel Principato a Rafael Nadal: per il russo la gioia è quella del 6-2 4-6 6-2 che, in due ore e 32 minuti, lo spedisce per la seconda volta consecutiva in semifinale di un 1000 e per la prima in uno dei tornei a suo modo più esclusivi del pianeta. Il suo avversario sarà colui che ha eliminato Fabio Fognini, e cioè Casper Ruud. Dal 2003 a oggi, eccezion fatta per il 2004 quando non figurò in tabellone principale, Nadal manca appena per la terza volta l’ingresso in semifinale.

Il match comincia con un break immediato di Rublev, che il mancino di Manacor subito recupera a zero. La lotta è furibonda, e sul 2-2 30-40 Nadal, dopo 35 colpi, ha la forza di tirare un rovescio lungolinea non normale per salvarsi. La gioia però dura poco: due altre chance per il russo, doppio fallo di Nadal e 3-2 Rublev. Il numero 2 di Russia s’invola ancora, e con un ulteriore dritto in rete del numero 3 del mondo va sul 5-2. Ed è lo stesso colpo a tradire Nadal dopo un game complicato, e di nuovo perso, che vale il set al suo avversario.

Sembrano non esserci ostacoli per Rublev, che s’invola fino al 6-2 3-1, e quando in quel game lo spagnolo finisce sotto 0-30, la statistica dei doppi falli è già impressionante: 7. Arrivano diverse palle break, ognuna delle quali vede Nadal moltiplicare gli sforzi per cancellarla, tra una palla corta irreale e l’altra. Le occasioni per l’uno e per l’altro non si contano, fino al 4-2, quando inizia la rimonta del più prolifico vincitore della storia del Principato, che approfitta di un attimo di calo del russo, oltre che di un passante di dritto che vale il 4-4 su errore di valutazione del suo avversario, per ritornare quello noto a tutti. In un lampo il set è suo, e si va al terzo.

Il canovaccio, però, riprende a essere quasi subito quello visto fino al 4-2 dopo una prima fase di terzo parziale con tre break in altrettanti turni di servizio. Il dritto di Rublev continua a far sempre più breccia, in ogni momento in cui sempre più cala la sera su Montecarlo. Arriva un altro servizio strappato che vale il 4-1, poi, a furia di colpire di dritto, momento dopo momento, arriva al match point, che trasforma proprio con l’arma che lo ha sorretto per tutto il tempo trascorso sul mattone tritato monegasco. Il tutto in una dimostrazione di forza da 23 vincenti contro 25, ma soprattutto di 28 gratuiti contro 36, a dimostrazione di quanti tra i 186 punti del match abbiano visto i due tentare di rimandare dall’altra parte qualsiasi cosa. E decisivi anche i punti corti: Rublev ne ha vinti 47 contro i 33 di Nadal.

Foto: LaPresse

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