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MotoGP, scattano i Test di Losail, si inizia a fare sul serio tra mille variabili e novità importanti

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Signore e signori, ci siamo! La stagione 2021 del Motomondiale è pronta ad alzare il proprio sipario. Il “teatro” di questo primo assaggio di annata sarà tutto in Qatar. I test pre-stagionali, e le prime due gare del campionato, saranno di scena a Losail, in un vero e proprio mese nel deserto che servirà a team e piloti a rompere il ghiaccio dopo la lunga pausa invernale. Siamo reduci da un 2020 assolutamente complicato sotto ogni punto di vista (e le motivazioni le conosciamo bene, ahinoi) per cui la speranza di tutti è che il peggio sia ormai alle spalle e, sin da questo weekend, si possa solamente pensare alla pista, alle prestazioni delle moto ed ai dettagli tecnici.

Dopo lo Shakedown odierno riservato ai rookie ed ai vari collaudatori dei team da domani si inizierà a fare sul serio. Due sessioni di sette ore ciascuna (dalle ore 12.00 alle ore 19.00 italiane, dato che il Qatar è due ore in vantaggio rispetto a noi) che saranno poi replicate da altri tre giorni di lavoro dal 10 al 12 marzo, che ci permetteranno di capire in maniera più dettagliata come avranno lavorato le varie scuderie nel corso dell’inverno.

La stagione scorsa si era conclusa con una Suzuki dominante, la Yamaha che sembrava poter essere guidata con efficacia solamente da Franco Morbidelli, quindi la KTM faceva la voce grossa in selezionate situazioni, mentre Honda e Ducati arrancavano per motivazioni differenti. Una tra queste, ovviamente, l’assenza di Marc Marquez per il colosso nipponico. Il sei volte iridato della classe regina, ancora alle prese con la riabilitazione dopo la terza operazione al braccio destro, non sa ancora quando tornare a fare ciò che ama, ovvero guidare la propria moto. Al momento la data del suo rientro nel Circus è ancora nebulosa ed indefinita. Come ha tenuto a sottolineare lo stesso pilota, questa volta sta seguendo il tempo dettato dal proprio corpo. Senza forzature. Per la Honda, quindi, la necessità sarà mettere in pista una moto pronta a essere guidata anche da Pol Espargarò nel team ufficiale, quindi da Takaaki Nakagami e Alex Marquez nel team LCR, per non confermare di essere totalmente MM-centrica.

Passiamo alla Yamaha e, ovviamente, anche in questo caso gli spunti non mancheranno. In primo luogo dovremo fare l’abitudine visiva di Valentino Rossi nel team Yamaha Petronas, con Fabio Quartararo che lo ha sostituito nella squadra ufficiale. Oltre a questo passaggio di testimone, la scuderia di Iwata proverà a mettere in scena una moto finalmente competitiva a 360 gradi. Il primo scoglio da superare sarà il motore, vero tallone d’Achille delle ultime annate, cercando di chiudere un gap di potenza che, spesso, appariva impietoso. La delicatissima M1 sarà stata in grado di limare tutti i suoi difetti? Dal consumo irregolare delle gomme alla conduzione di curva? I quattro piloti (ai quali vanno aggiunti Maverick Vinales, pronto per l’ennesimo anno nel quale dovrà dimostrare di poter puntare al titolo, e Franco Morbidelli, ancora una volta “snobbato” con una moto “B”) incrociano le dita e, sin dai primi chilometri di Losail, potranno darci un feedback importante. Anche perchè, va ricordato, i motori saranno congelati e non si potranno toccare.

Capitolo Ducati. Il team di Borgo Panigale dà il via alla sua rivoluzione. Da Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci si passa a Jack Miller e Francesco “Pecco” Bagnaia, mentre in Pramac la line-up propone Johann Zarco e Jorge Martin, quindi nel team Esponsorama vedremo la attesissima coppia composta da Luca Marini ed Enea Bastianini. Sei piloti che rappresentano, ognuno a modo loro, una ventata di rinnovamento non da poco, partendo dal presupposto che la GP21 sarà l’ago della bilancia. La potenza del propulsore non dovrebbe tradire, come sempre, ma saranno frenata, maneggevolezza e conduzione di curva, la vera discriminante per vivere una stagione da protagonisti, o meno.

In casa KTM, quindi, l’attesa è elevata. Dopo un 2020 di altissimo profilo, arriverà la consacrazione oppure un passo indietro pericoloso? Nella squadra ufficiale saranno in azione Brad Binder e Miguel Oliveira, mentre nel team Tech3 assieme al nostro Danilo Petrucci ci sarà Iker Lecuona. La moto austriaca vuole il salto di qualità, ovvero essere competitiva in ogni condizione e su ogni tipo di tracciato. Losail sembra davvero il test ideale per capire se questo passo in avanti potrà avvenire sul serio.

Last but not the least, la Suzuki. La scuderia campione del mondo, sia a livello piloti, sia costruttori. Come detto in precedenza la moto di Hamamatsu ha dimostrato di essere la migliore e ha chiuso la stagione scorsa in crescendo. Joan Mir e Alex Rins partono come i grandi favoriti (in contumacia Marc Marquez, ovviamente) e confidano come la GSX-RR possa nuovamente dimostrarsi un mezzo efficace sempre e comunque. Se, poi, gli ingegneri nipponici avranno fatto compiere qualche miglioramento anche al motore a livello di potenza, il pacchetto sarà veramente vicino alla perfezione.

Chiudiamo con l’Aprilia. Lorenzo Savadori ed Aleix Espargarò avranno tra le mani una RS-GP pronta a spiccare il volo? La speranza del team italiano è di avere allestito una moto finalmente pronta a competere con i migliori con continuità. Già nel 2020 i passi in avanti si sono visti, compiere l’ultimo passo sarà, però, tutt’altro che scontato. Si inizia a fare sul serio in MotoGP. Buona stagione 2021 a tutti!

Foto: Lapresse

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