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Judo, Nicholas Mungai è secondo nel Grand Slam a Tbilisi: punti importanti per le Olimpiadi di Tokyo

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Terza e ultima giornata con il botto per i colori italiani nel Grand Slam di judo a Tbilisi. Sul tatami georgiano erano due gli azzurri impegnati ed entrambi nella categoria dei -90 kg: Nicholas Mungai e Lorenzo Rigano.

Ebbene, è arrivata una grande prestazione di Mungai, capace di spingersi fino all’atto finale di questa competizione. L’esordio contro il britannico Jamal Petgrave aveva già fatto capire che la condizione era buona per il classe ’93 del Bel Paese: un waza-ari e un ippon a completare il confronto dopo 2’31”. A seguire il nostro portacolori ha affrontato l’australiano Harrison Cassar e anche in questo caso l’italiano ha condotto le danze in maniera autorevole. Le due ammonizioni per shido dell’aussie sono state poi completate da un waza-ari e un ippon, con la chiosa dopo 2’08”. Nell’ultima sfida della pool l’avversario era l’uzbeko Davlat Bobonov e l’approccio è stato super aggressivo: due shido per non combattività di Bobonov a precedere un waza-ari dopo 4’25” di grande rilievo per il judoka del Bel Paese.

Entrato nel final block, Mungai ha affrontato il mongolo Altanbagana Gantulga: un match molto equilibrato, con sanzioni (shido) per entrambi nelle prime fasi. L’azzurro, però, alla lunga è stato più propositivo e a 4’36” con una splendida proiezione valsa il waza-ari ha conquistato la finalissima. Nell’atto conclusivo il rivale era il n.18 del mondo Marcus Nyman, bravo a sorprendere l’azzurro a 2’04” con un’ottima presa che ha portato all’ippon.

Resta la bontà del percorso del judoka tricolore che con questi 700 punti può davvero guardare alle Olimpiadi di Tokyo con fiducia avendo ora anche un buon margine per la qualificazione diretta (più di 300 punti di margine sul primo degli esclusi e virtualmente il terzultimo dei qualificati). Per quanto riguarda Rigano, lo stop è arrivato subito contro il cinese Hebilige Bu, impostosi per waza-ari.

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Foto: IJF

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