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Formula 1

F1, aerodinamica e power-unit: così è rinata la Ferrari

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Il Cavallino prova a domare le dune del deserto? Le prime due sessioni di prove libere del Gran Premio del Bahrain, primo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2021, hanno messo in mostra diversi spunti interessanti. Davanti a tutti c’è la Red Bull con un Max Verstappen davvero scatenato, quindi Mercedes e McLaren inseguono a distanza ravvicinata. In casa Ferrari, invece, come si è conclusa la prima giornata di lavoro sul tracciato di Sakhir?

Per prima cosa si può affermare come le conferme attese dalla SF21 sono arrivate. Nella tre-giorni di test di due settimane fa, la nuova vettura di Maranello aveva messo in mostra alcuni passi in avanti sensibili, e così è stato anche oggi. Senza guardare troppo al cronometro, Carlos Sainz ha chiuso il suo venerdì in quarta posizione in 1:31.127 con 280 millesimi di distacco da Max Verstappen con il suo 1:30.847, mentre Charles Leclerc ha fatto segnare un 1:31.612 a 765 millesimi.

Distacchi ridotti sul giro secco, che sono arrivati per un motivo ben chiaro: la SF21 è andata a intervenire sui difetti storici della SF1000: aerodinamica e Power Unit. Il primo punto andrà rivisto e rianalizzato anche nelle prossime gare, mentre la questione motore era di più semplice soluzione. Dodici mesi fa il propulsore della Ferrari venne “bloccato” dalla Federazione, per cui il 2020 aveva visto le due Rosse sempre nelle retrovie a livello di velocità di punta. Con il nuovo motore, invece, i cavalli sono tornati a regime e sul dritto la monoposto emiliana non deve solo difendersi.

Notizie positive che fanno ben sperare. Il capitolo legato alle simulazioni di passo gara, invece, lascia ancora qualche dubbio di troppo. Le prove effettuate durante i test pre-stagionali erano state disastrose, senza mezzi termini, mentre oggi qualche passo in avanti si è visto. La Red Bull ha iniziato sull’1:36 medio, procedendo poi sull’1:37 medio, mentre la Mercedes è crollata con le gomme dopo pochissimi giri. In casa Ferrari il ritmo si è stabilizzato sull’1:38 con le due mescole, non mettendo in mostra un passo clamoroso ma, quantomeno, costante. Sia Leclerc, sia Sainz, hanno fatto vedere buone cose a livello di continuità, ma sarà sufficiente domenica in gara? Per il momento meglio pensare alle qualifiche di domani, che conteranno già parecchio. La SF21 fa ben sperare. Ora starà ai due piloti riportarla più in alto possibile.

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Foto: Lapresse

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