Vela

America’s Cup, James Spithill non d’accordo: “A sinistra poco vento, scordatelo”. Il dialogo di bordo

Pubblicato

3 anni fa

16 Marzo 2021

Luna Rossa è appesa ad un filo nella 36ma edizione dell’America’s Cup. Sotto per 3-6 nei confronti di Emirates Team New Zealand, gli italiani avrebbero bisogno di vincere tutte le rimanenti quattro regate per operare il sorpasso ed aggiudicarsi la competizione. Una missione ai limiti dell’impossibile, soprattutto per la superiorità mostrata dalla barca oceanica in termini di velocità e prestazioni.

La regata odierna si è rivelata palpitante, con continui capovolgimenti al comando tra i vincitori della Prada Cup ed i Defender. Il momento chiave della regata si è materializzato sul finire dell’ultimo e conclusivo lato di bolina. In quel frangente Luna Rossa era in vantaggio di 80 metri. Te Rehutai virava verso il boundary di destra, mentre la compagine italiana sceglieva il lato sinistro del campo. Si generava così una grande separazione tra le due contendenti, di circa 800 metri. I Kiwi hanno beneficiato di un salto di vento che ha consentito loro di sviluppare in quel frangente una velocità vicina ai 40 nodi, sorpassando gli italiani e guadagnando in pochi istanti ben oltre 200 metri di vantaggio in vista delle boe.

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A conti fatti si è rivelata una scelta strategica sbagliata per Luna Rossa, come ha ammesso con onestà Francesco Bruni in conferenza stampa: “Mi sarei aspettato che il vento andasse a sinistra. Quando siamo a arrivati a quel momento cruciale, sfortunatamente ero al timone. Ho visto una piccola pressione che andava verso sinistra. Abbiamo avuto una discussione, Pietro Sibello era d’accordo con me nel difendere la sinistra. Quindi l’abbiamo fatto. C’era una ragione se lo abbiamo fatto e probabilmente lo rifarei”.

Sarebbe stato meglio seguire i neozelandesi verso il boundary di destra? Ha risposto ancora lo stesso Bruni: “Certo, forse saremmo potuti andare in copertura, ma nella bolina precedente lo avevamo fatto e ci stavano per passare lo stesso. Quindi è molto difficile da dire. Noi abbiamo guardato il vento, abbiamo scelto la sinistra ed alla fine questo è stato un errore”.

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Come è stata presa la decisione di scegliere il lato sinistra? All’interno della flotta di Luna Rossa tali scelte spettano al cosiddetto ‘triumvirato’ composto dai timonieri Francesco Bruni e James Spithill, con il trimmer Pietro Sibello che, a partire dalla semifinale di Prada Cup, è stato investito del ruolo di tattico e consigliere dei due conducenti.

Ebbene, oggi Bruni e Sibello erano d’accordo in quel frangente nel virare verso il lato sinistro, ma non lo era Spithill. Lo si comprende nitidamente dal dialogo di bordo. Francesco Bruni chiede a James Spithill: “Pensi che non ci sia niente a sinistra? (riferendosi al vento, ndr)”. La risposta testuale dell’australiano: “Qualcosa, ma molto lontano…scordatelo!“. Poi ancora Bruni: “Possiamo proteggere la sinistra“. E Spithill: “Vuoi proteggere la sinistra? (sembra sorpreso, ndr)“. E Bruni: “Sì“. Ancora Spithill: “Ok…andiamo in 3…o vuoi una copertura morbida?“. Bruni: “Soft cover“. Poi si sente Pietro Sibello dire: “No, no, no, no“.

Insomma, è chiaro che si tratta di decisioni delicatissime, da prendere nell’arco di pochi secondi. James Spithill, in quel momento, non aveva il sentore che sul lato sinistro Luna Rossa avrebbe trovato una buona pressione di vento. Tuttavia, da vero uomo squadra, ha rispettato quelli che erano i pareri di Bruni e Sibello. Come ha giustamente affermato lo skipper Max Sirena: “New Zealand può permettersi di sbagliare, noi no“.