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America’s Cup, Gabriele Bruni: “Con la barca dei neozelandesi ora Luna Rossa sarebbe 7-0”

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Luna Rossa è stata encomiabile nella gara-9 della America’s Cup. L’equipaggio italiano è partito benissimo, ha inscenato una serie di manovre al cardiopalma, ha più volte messo in crisi Team New Zealand. Ogni volta che riusciva a guadagnare 100-200 metri di vantaggio grazie a un ottimo lavoro a bordo, Te Rehutai li recuperava prontamente e si rimetteva in scia alla flotta tricolore. Abbiamo assistito a una regata palpitante ed emozionante per quattro lati e mezzo, poi i ragazzi dello skipper Max Sirena hanno scelto erroneamente di andare a sinistra e così la corazzata di Peter Burling ha operato il sorpasso risolutore.

Il Defender del trofeo sportivo più antico al mondo conduce la serie per 6-3 e ora è a un solo successo dalla conquista della Vecchia Brocca, mentre Luna Rossa ha bisogno di infilare quattro successi consecutivi per fare saltare il banco nella baia di Auckland. La situazione è estremamente difficile, ma non ancora compromessa e il sodalizio del patron Patrizio Bertelli crede ancora nell’impresa antologica. Purtroppo pesano alcuni errori commessi durante questa contesa, come il salto di vento preso ieri (punto del potenziale 4-4), un paio di sbavature nella lettura del campo di regata e un non perfetto sfruttamento del tanto desiderato vento leggero.

Team New Zealand ha una barca più veloce, ma Luna Rossa ha dimostrato di potersela giocare benissimo e ha messo paura ai Kiwi in più occasione. A soffermarsi sulla differenza tra le due imbarcazioni è stato anche Gabriele Bruni, fratello del Francesco timoniere di Team Prada Piirelli, in un intervento su Sky Sport: “Loro perdono pochissimo quando sono dietro a Luna Rossa. Star dietro 50 metri è come essere alla pari. Una piccola oscillazione del vento la sfrutti al massimo. La loro è una dote, ovvero stanno lì ad aspettare l’errore. Sono dei campioni“.

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Il ribattezzato Ganga è stato molto schietto: “Se avessimo la loro barca, oggi saremmo 7-0. In tutta la regata ha sempre pagato la sinistra nei lati di bolina. C’è stata una separazione di 800 metri. I neozelandesi hanno preso la raffica quando non poteva essere vista da Luna Rossa. Con queste barche puoi vedere fino a 400-500 metri di distanza. Vedo una capacità abbastanza netta di Luna Rossa di fare bene le partenze e gestire la bolina“. L’esperto velista siciliano, che in coppia col fratello ha anche partecipato alle Olimpiadi di Sydney 2000 tra i 49er, ha dunque elogiato l’intero equipaggio, a suo modo di vedere superiore a quello de padroni di casa. La differenza sarebbe tutta nel pacchetto tecnico.

Foto: Luna Rossa Press

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