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America’s Cup, Ineos pronta a diventare Challenger of Record per la prossima edizione

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Team New Zealand conduce per 6-3 la serie che mette in palio la America’s Cup. I Kiwi hanno sconfitto Luna Rossa in una vibrante gara-9 e ora sono soltanto a un successo dalla difesa della Vecchia Brocca. L’equipaggio italiano deve invece imporsi in quattro regate consecutive per mettere le mani sulla Coppa America. Serve l’impresa agli uomini di Max Sirena, mentre i padroni di casa si sentono praticamente sicuri del successo e hanno sostanzialmente già definito quale sarà il futuro della competizione sportiva più antica al mondo. Secondo quanto riporta NZ Herald, la testata giornalistica più importante del paese, il Royal Yacht Squadron del Regno Unito sarà il Challenger of Record della 37ma America’s Cup e sarà dunque il primo sfidante di Team New Zealander, il Defender della Vecchia Brocca.

Il commodoro James Sheldon è infatti presente ad Auckland ed è già pronto per la firma. Aaron Young, il commodoro del Royal New Zealand Yacht Squadron (cioè lo Yacht Club che viene rappresentato da Emirates Team New Zealand), ha lasciato la sua posizione in mare dopo la vittoria odierna in gara-9 ed è andato a terra per accettare il guanto di sfida nel caso in cui Peter Burling e compagni avessero firmato il settimo punto in gara-10. Così non è stato perché la prova è stata rinviata a causa del vento instabile. Semplificando: Ineos Team Uk, il sodalizio britannico timonato da Ben Ainslie e che è stato travolto da Luna Rossa nella recente finale di Prada Cup, diventerebbe il Challenger of Record di Team New Zealand, sempre ammesso che i Kiwi riescano a vincere… Ormai danno tutto giù per deciso e scontato, ma Team Prada Pirelli è ancora in vita…

Il regolamento prevede che il detentore della America’s Cup (il Defender) si accordi con il primo sfidante (Challenger of Record) per definire il regolamento da utilizzare (si andrà avanti con gli AC75). II Defender decide dove regatare (solitamente in casa, ma Team New Zealand sarebbe tentata da una soluzione in Medio Oriente). Sulle date ci sono un po’ di punti di domanda (si parlava di 2023-2024, ma si vocifera anche di 2025). Chiaramente se Luna Rossa dovesse riuscire a rimontare allora si parlerebbe d’altro e la Coppa America sbarcherebbe a Cagliari, ma questa è un’ipotesi a cui non pensare: per il momento bisogna soltanto tentare il ribaltone.

Foto: COR 36 | Studio Borlenghi – America’s Cup

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