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Tennis, Matteo Berrettini: “Voglio tornare ai miei livelli, il grande sogno del 2021 sono le Olimpiadi”

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Il 2020 di Matteo Berrettini non è stato certamente un anno facile, e non stiamo parlando solamente dei problemi legati alla pandemia. Per il tennista romano, infatti, si è fatta sentire la pressione di confermare quanto di buono fatto nel 2019. Se a tutto questo aggiungiamo un inizio con qualche problema fisico di troppo, e la pausa per via del Covid, si può dire che il classe 1996 abbia fatto fatica, non riuscendo a dare il meglio di sé. “Vedere gli stadi vuoti è stato allucinante. Flushing Meadows, ma anche il Foro italico – spiega in una intervista rilasciata a La Stampa – La prima volta che ho preso un aereo dopo il lockdown mi sembrava di essere in un film di zombie. Fra tennisti siamo abituati ad abbracciarci, la mancanza di contatto fisico mi ha fatto senso. Nulla di fondamentale, ma ho capito quanto mi mancava”.

Dopo un 2020 complicato anche dal Covid-19, anche il 2021 non sarà semplice per il Circus. “La preoccupazione c’è sempre, ma la voglia è più forte altrimenti non partirei. Bolle, quarantene, test, è complicato. Prima bisognava stare attenti, ora di più, perché per arrivare in Australia ci sono solo due giorni utili, se li manchi addio Australian Open. Speriamo che a Melbourne ci sia un po’ di pubblico”.

Il suo 2021 comincerà in realtà ad Antalya, in Turchia, dove avrebbe dovuto giocare il doppio insieme a Jannik Sinner. “Jannik ha la testa sulle spalle, credo sappia gestire la pressione. Spero che lo aiuti, e non lo freni, ma i più forti hanno sempre dovuto farci i conti, non si scappa”. Da qualche tempo nel team di Berrettini è entrato Ivan Ljubicic, attuale allenatore di Roger Federer, insieme alla sua agenzia di Management. “È un grande professionista e una ottima persona. Crede in me, per lui posso diventare uno degli italiani più forti di sempre. Ma lo ha detto lui, eh… Nello Slam però è dura, bisogna vincere sette partite di fila e saperle preparare bene”. 

Federer, Nadal e Djokovic non sembrano più così irraggiungibili? “Vedremo più equilibrio. Loro hanno ancora qualcosa in più negli Slam, ma gli altri si stanno avvicinando. Thiem si è sbloccato, Medvedev mi ha impressionato quando ci siamo allenati insieme a Londra: potrebbe essere lui il prossimo a vincere uno Slam, ma si sono avvicinati in molti”.

Non solo Slam nel 2021, anche le ATP Finals che si giocheranno in Italia, a Torino, e le Olimpiadi. Il fatto che si giochino qui è uno stimolo in più. Quando mi sono qualificato per Londra a inizio stagione mai lo avrei immaginato. Detto questo non ci si deve nascondere dietro un dito, ma continuare a sognare in grande. Senza che diventi un’ossessione. Le Olimpiadi sono il mio sogno, fin da bambino quando le guardavo in tv. Le mie gare preferite erano i 100, 200 e 400. Quando c’era Bolt si fermava tutto. Ma seguivo anche la Vezzali, la Pellegrini e gli altri campioni italiani. Voglio assolutamente esserci”.

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Foto: Lapresse

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