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Prada Cup, perché New Zealand aiuta Ineos e American Magic? Tra sviluppo e barche riparate, Luna Rossa è sola

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Il clima si fa sempre più infuocato ad Auckland (Nuova Zelanda), dove si sta disputando la Prada Cup. Luna Rossa, Ineos Uk e American Magic si stanno dando battaglia nel Golfo di Hauraki, l’obiettivo è ovviamente quello di imporsi per potersi garantire la possibilità di sfidare Team New Zealand per la conquista della America’s Cup, il trofeo sportivo più antico al mondo. La sfida si è già incendiata nel corso del round robin, vinto dai britannici che si sono così assicurati la qualificazione diretta alla Finale della Prada Cup e ora attendono la vincente del confronto tra gli italiani e gli statunitensi.

In tutto questo Team New Zealand dovrebbe essere soltanto uno spettatore non attivo, interessato soltanto a guardare le regate da fuori per conoscere con chi se la dovrà vedere a marzo per difendere la Coppa delle 100 Ghinee. E invece non è così, perché i kiwi sono tutt’altro che dei semplici osservatori, anzi stanno mettendo concretamente le mani sulla Prada Cup. Prima hanno aiutato Ineos Uk a migliorare (Ben Ainslie e compagni avevano raccolto sei sconfitte nelle World Series pre-natalizie), poi hanno supportato con le proprie risorse American Magic per ricostruire la barca gravemente danneggiata dopo la scuffiata di settimana scorsa.

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Luna Rossa sta invece facendo tutto da sola, realtà tricolore in mezzo a tre sodalizi anglosassoni che stanno facendo alleanze. Apparentemente immotivate. Perché Team New Zealand sta aiutando possibili avversari nella lotta per tenere a casa la Vecchia Brocca? I motivi sono diversi. Ad esempio si era vociferato già di un accordo preliminare tra i kiwi e Ineos per la prossima edizione della competizione, con i britannici che puntano a essere Challenger of Record (primo sfidante, ruolo che in questa edizione è di Luna Rossa). Questo, però, può succedere soltanto in caso in cui i padroni di casa vincano la Coppa America (o che la conquistino Ainslie e compagni).

Questa è una voce, mentre gli aiuti tecnici ad American Magic sono acclarati. Una motivazione si potrebbe ritrovare nel passato di Therry Hutchinson e Dean Barker che hanno avuto a che fare con Team New Zealand nel corso della loro carriera. Tutto è inoltre aiutato da intese culturali e linguistiche visto che le tre realtà afferiscono al mondo anglosassone. Una cosa è certa: Luna Rossa è sola contro tutti, se la sta giocando e ha già guadagnato un warning ai danni di Ineos (generando un vespaio di polemiche…). Appuntamento a venerdì 29 gennaio con l’inizio della semifinale: gli italiani sono chiamati a battere la rigenerata Patriot.

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Foto: Luna Rossa Press

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