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Luna Rossa ha problemi di lingua e gerarchia? Devoti: “Devono parlare italiano a bordo. Bruni deve comandare”

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Luna Rossa si sta rimboccando le maniche in vista della semifinale di Prada Cup contro American Magic. Bisognerà battere Patriot in quattro regate se si vorrà raggiungere l’atto conclusivo contro Ineos Uk e continuare la rincorsa verso la possibile sfida a Team New Zealand per la conquista della America’s Cup. L’imbarcazione italiana è l’unica che ha due timonieri (il siciliano Francesco Bruni e l’australiano James Spithill) e il problema di gerarchia è apparso evidente nei primi due weekend di gara.

Luca Devoti, argento nel Finn alle Olimpiadi di Sydney 2000 e ai Mondiali di Danzica 1997, nonché skipper di +39 Challenge alla Coppa America 2007, ha rilasciato un’analisi molto interessante in una video-intervista a Saily.it: “Luna Rossa Deve partire dai valori fondanti della sfida. Luna Rossa ha due velisti straordinari, due campioni con la c maiuscola che devono riuscire a dare quello che possono dare. E sono due campioni italiani: sono Francesco Bruni e Pietro Sibello. Sono due campioni che non stanno dando quello che possono dare con una personalità forte come Spithill, obbligati a parlare inglese. Sono due campioni che vedono il campo di regata e sono due campioni che hanno ottenuto risultati incredibili, si devono ricordare chi sono: Bruni deve ricordarsi di quando vinceva nei laser, deve ricordarsi che a lui basta un secondo per capire il campo di regate; Sibello deve ricordarsi che è stato Campione d’Europa di 49er e che è uno dei talenti più puri che la vela italiana ha avuto“.

Luca Devoti ha proseguito: “Questi sono talenti purissimi che devono riuscire a dire il massimo. Non so se si debba scegliere tra un timoniere o l’altro, ma bisogna dare una gerarchia a bordo e credo che la persona di riferimento per la visione del campo di regata e la tattica debba essere Bruni. Ci sono problemi di comunicazione, resi ancora più difficili dal tentativo dell’equipaggio di parlare inglese da un equipaggio al 90% italiano. Cioè secondo me l’equipaggio deve parlare italiano, la tattica devono farla Bruni e Sibello e devono parlarsi in italiano, fluisce meglio, viene più naturale. Credo che l’italianità debba uscire e penso che sia l’unica chance. Se riusciranno a ritrovarsi hanno tutte le chance, anche perché la barca è eccellente. Ci devono credere fino in fondo, ma serve un chiarimento sui ruoli. Ci deve essere una gerarchia chiara di chi fa le chiamate, di chi ha la visione del campo di regata e sono solo loro due che possono darci risultato perché sono sensibili“.

Una previsione sui prossimi appuntamenti: “Con American Magic, se si ricordano chi sono, siamo noi i favoriti. Con Ineos dovranno tirare fuori il massimo. La mia idea è comunque quella di cambiare lingua ed evitare confusioni comunicative“.

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Foto: Luna Rossa Press

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