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Basket, i migliori italiani della 17a giornata di Serie A. Marco Spissu, super serata! Spiccano Bortolani e Tonut, Procida si fa notare

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Giornata scoppiettante, la diciassettesime della Serie A 2020-2021 in tema di italiani protagonisti. Ed è una sorta di duello generazionale, quello avvenuto in questo fine settimana: si va dagli uomini di esperienza, a quelli che oggi un posto fisso in Nazionale ce l’hanno o si trovano comunque nel giro, fino ai giovani rampanti.

28 punti con 6/7 da due, 5/6 da tre, 4 assist, 36 di valutazione: sono questi i numeri con cui Marco Spissu non solo è MVP italiano della giornata, ma lo è anche in assoluto, precedendo pure gli spaziali Zach LeDay di Treviso-Milano e Mitchell Watt di Venezia-Cremona. Gli aggettivi per la stagione del play sassarese stanno finendo: parliamo della sua miglior annata in carriera fino a questo momento, nella quale sta trascinando, insieme a Miro Bilan, la Dinamo Sassari sia in campionato (dove ha agguantato il secondo posto solitario) che in Champions League. Per punti, tiri da due, da tre e totali realizzati e valutazione si tratta della miglior partita mai giocata da Spissu in A, eppure, paradossalmente, non è ancora la migliore della sua parabola sportiva. Ancora imbattuto, infatti, è il 42 di valutazione ai tempi della Virtus Bologna, in A2, con cui, il 27 febbraio 2017, contribuì a sconfiggere Jesi. Un dato che nulla toglie a una di quelle giornate che Spissu potrà sempre ricordare con il sorriso sulle labbra e ricordando quello, più che orgoglioso, di Gianmarco Pozzecco.

Una simile prestazione, ottenuta, va ricordato, nella vittoria del Banco di Sardegna a Trieste, mette quasi in secondo piano sia l’importante contributo dato da Stefano Gentile (lodato dal Poz in sala stampa per il contributo difensivo) con i suoi 16 punti che le valide prove, sul fronte Allianz, di Davide Alviti e Tommaso Laquintana, l’uno ancora positivo con i suoi 17 punti e 6 rimbalzi, l’altro a quota 11 e 4 assist in una stagione che lo sta vedendo ritrovare quella fiducia che, dopo la parte iniziale, sembrava un po’ smarrita.

Un duello tra due ere cestistiche diverse lo si è vissuto alla Segafredo Arena di Bologna. La Virtus ha avuto 23 punti da Marco Belinelli, che, al netto del suo 6/16 dal campo, ha dato prova di essere pressoché glaciale dalla lunetta ogni volta che là è stato mandato (parliamo di un giocatore che, nella sua carriera NBA, i liberi li ha tirati con una media dell’84.6%). Questo, però, non è bastato a battere Brescia, un po’ per il buzzer beater di David Moss, un po’ a causa della splendida prestazione di Giordano Bortolani: 25 punti, 8 tiri dal campo messi a segno su 10 con 4 rimbalzi, 25 di valutazione e un ruolino di marcia che gli vale nettamente la miglior notte della stagione, dopo un inizio difficile. Meo Sacchetti l’aveva chiamato in Nazionale a febbraio, e potrebbe pensarci di nuovo, a questo punto, ora che la bolla di Perm, in Russia, si avvicina.

In tutto questo incedere di belle notizie, si inserisce anche l’ottima prestazione di Stefano Tonut, che si rivela ancora una volta perno fondamentale della Reyer Venezia che batte in rimonta la Vanoli Cremona con 16 punti, 5 rimbalzi e 7 assist. Fondamentale, da parte sua, il terzo quarto, nel quale ha tenuto a galla le chance di rimonta dell’Umana, poi concretizzate in un finale del tutto infuocato in cui sono finite respinte le istanze di un’altra bella serata dell’indomabile Peppe Poeta (14 e 6 assist).

In maniera più che giusta, vale la pena sottolineare i 24 punti di Gabriele Procida, tra i pochissimi a salvarsi dell’autentica disfatta di Cantù a Pesaro. Se è vero che per la guardia-ala classe 2002 agli ordini di coach Cesare Pancotto si tratta di un massimo in carriera che rimarrà lì, presumibilmente, per un bel po’, è altrettanto vero che occorre fare una considerazione. Di questi 24 punti, 20 sono arrivati nell’ultimo quarto, ma a partita già conclusa: la Vuelle, infatti, aveva ormai già preso un vantaggio di 30 punti a fine terzo periodo. E se è vero che Procida è stato, nei fatti, l’ultimo ad arrendersi, è altrettanto vero che, con ragionevole certezza, anche lui preferirebbe farne 24 quando la partita è in bilico invece che in una situazione come quella occorsa in terra marchigiana. Il talento c’è, ed è tutto dalla sua parte. E, del resto, che ci sappia fare in partite infuocate lo ha dimostrato sia in questa stagione che in quella passata, quando Pancotto lo buttò nella mischia contro Venezia e lui rispose con tre triple rivelatesi poi tra i fattori decisivi di quel successo nell’annata incompiuta.

Da segnalare, infine, anche un ottimo Filippo Baldi Rossi nella vittoria dell’Unahotels Reggio Emilia contro la Dolomiti Energia Trentino, viatico importante in vista della bolla di FIBA Europe Cup al via domani. Per lui 16 punti e 5 rimbalzi, conditi dall’esperienza e dal sorriso portato dalla piacevole novità dell’ingresso in squadra di Petteri Koponen, che sa come si fa a mettere in ritmo i compagni.

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Credit: Ciamillo

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