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Australian Open 2021, Roberto Bautista Agut non ci sta e attacca: “E’ come essere in prigione, un vero disastro”

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Una situazione difficile per i giocatori di tennis quella che si è venuta a creare a Melbourne (Australia), in vista degli Australian Open 2021, primo Slam dell’anno del mondo del tennis. All’arrivo in terra australiana, infatti, sono stati riscontrati 7 casi positivi sui voli charter organizzati da Tennis Australia (secondo le ultime informazioni) e pertanto per ben 72 tennisti è scattata la quarantena senza la possibilità di allenarsi per due settimane.

Un aspetto che tanti hanno digerito poco, tra cui lo spagnolo Roberto Bautista Agut che ha rilasciato delle dichiarazioni piuttosto “incisive” a Sport5: “E’ così che si sta in prigione, è lo stesso, ma con il wi-fi. Queste persone non hanno idea di cosa sia il tennis, di cosa siano i campi di allenamento. E’ un vero disastro. Non l’organizzazione degli Australian Open, ma il Governo locale. Ho lavorato in camera, ma non è la stessa cosa. Mi sento piuttosto stanco e non riesco a immaginare due settimane così. E’ molto, molto difficile. Devo lavorare molto mentalmente e avere pazienza“, le dichiarazioni dell’iberico, che giova ricordarlo prenderà parte all’ATP Cup che si terrà nella prima settimana del mese di febbraio a precedere gli Open australiani (8-21 febbraio).

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Foto: LaPresse

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