Seguici su

Nuoto

Nuoto, Filippo Magnini e il sogno di Tokyo: l’azzurro vuol cancellare in acqua tre anni molto difficili

Pubblicato

il

L’assoluzione per me è stata una delle vittorie più belle della mia vita. Un conto è vincere un Mondiale che prepari, ma quando lotti contro un’ingiustizia è una cosa importante, anche se ci sono voluti più di 3 anni. La vicenda doping mi ha cambiato e io sono uno ottimista, ma non nascondo che anche un omaccione come me ha pianto quasi tutti i giorni per il dolore che provavo io e non volevo provocare ai miei cari“.

Parlava così Filippo Magnini, intervistato dalla trasmissione radiofonica “Tutti Convocati” alcuni mesi fa, in merito alla vicenda che l’ha visto coinvolto. Una squalifica per doping che tanto aveva fatto discutere nell’ambiente sportivo e contro cui il due volte campione del mondo dei 100 stile libero si è battuto strenuamente, giungendo alla tanto agognata assoluzione.

Tre anni nei quali “Re Magno” ha visto messa in discussione la sua carriera, le sue vittorie e tutto quello che di buono aveva ottenuto in piscina. Probabilmente anche per questo che ha deciso di rimettersi in gioco e di lanciarsi in una sfida molto complicata ma altrettanto affascinante: tornare a gareggiare, tentare di conquistare il pass per i Giochi di Tokyo e prendere parte per la quinta volta alle Olimpiadi, ricordando la sua prima esperienza ad Atene 2004.

A Lodi, la scorsa settimana, Magnini ha ottenuto i crono nei 100 e 200 stile libero necessari per qualificarsi agli Assoluti invernali, previsti dal 17 al 19 dicembre a Riccione. Già, proprio nella vasca romagnola il 2 dicembre 2017 aveva deciso di dire basta, pensando che ormai le motivazioni fossero esaurite. La brutta storia che l’ha riguardato e fatto piombare nel baratro ha risvegliato però quel sacro fuoco, spinto dalla voglia di dimostrare a se stesso e agli altri di poter arricchire la sua carriera di un altro tassello importante a Cinque Cerchi, forte del supporto della sua compagna Giorgia Palmas e della piccola Mia.

[sc name=”banner-article”]

giandomenico.tiseo@oasport.it

LA NOSTRA STORIA 

OA Sport nacque l’11 novembre del 2011 come blog chiamato Olimpiazzurra, per poi diventare un sito web dal 23 giugno 2012. L’attuale denominazione è in uso dal 2015. Nell’arco degli anni la nostra filosofia non è mai mutata: tutti gli sport hanno la stessa dignità. Sul nostro portale le Olimpiadi non durano solo 15 giorni, ma 4 anni. OA Sport ha vinto il premio come miglior sito di Sport all’Overtime Festival di Macerata nel 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020.

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: LaPresse

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *