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Ciclismo

Il miglior giovane italiano del 2020 è…Jonathan Milan, sulle orme di Filippo Ganna – OSCAR OA Sport

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Tantissimi sportivi non sono riusciti a mettersi in mostra in questo anno così particolare che ha stravolto le nostre vite e che ha rivoluzionato il calendario internazionale, cancellando o rinviando tantissimi eventi. Diversi giovani non si sono potuti esprimere come speravano di fare, ma alcuni atleti italiani in verde età (diciamo attorno ai venti anni) hanno saputo ritagliarsi il loro spazio e togliersi diverse soddisfazioni, mettendosi in rampa di lancio per un futuro radioso.

Il miglior giovane italiano del 2020, una perla degli Oscar di OA Sport, va pescato nell’universo pedale: un ragazzo estremamente promettente, già capace di vincere moltissimo a livello assoluto e con un futuro radioso davanti a sè. Nonostante le tante difficoltà di questa annata particolare, lui ha saputo farsi forza ed entrare a grandi passi nel ciclismo che conta. Consegniamo questo premio a Jonathan Milan sotto l’albero.

OSCAR OA SPORT 2020 – GIOVANE ITALIANO DELL’ANNO:

Un nuovo potenziale fenomeno sulle orme di Filippo Ganna. Un giovane cresciuto a tempo di record, diventando grande insieme ai grandi. Non soltanto mette un timbro di lusso tra gli Under 23 (vincendo la tappa Marostica-Rosà al Giro d’Italia di categoria), ma soprattutto esplode definitivamente agli Europei di ciclismo su pista andati in scena a novembre in quel di Plovdiv. Quelli Assoluti, quelli a cui il Campione del Mondo dell’inseguimento individuale non ha potuto prendere parte a causa della positività al Covid-19. Ed è proprio questo ragazzo di appena venti anni (compiuti il 1° ottobre) a prendersi il palcoscenico: argento nell’inseguimento (il portoghese Ivo Oliveira ha mostrato tutta la sua esperienza), bronzo inatteso nel chilometro da fermo.

Il friulano ha fatto passi da gigante in breve tempo per quanto concerne le sue prestazioni individuali, ma non bisogna dimenticare quanto ha fatto prima che l’emergenza sanitaria stravolgesse il calendario. Anzi. Perché ai Mondiali di Berlino aveva già manifestato tutte le sue eccellenti doti: quarto nell’inseguimento individuale e soprattutto vagone imprescindibile del quartetto dell’inseguimento a squadre, capace di vincere la medaglia di bronzo insieme a Ganna, Simone Consonni e Francesco Lamon. Siamo di fronte a un portento, capace di destreggiarsi con profitto tra pista e strada.

Nel 2021 cercherà di essere assoluto protagonista alle Olimpiadi di Tokyo 2021, il podio con il quartetto non è un sogno irraggiungibile e ci sono tutti i mezzi per puntare in alto anche più in là nel tempo. Intanto il nuovo anno gli regalerà il passaggio tra i professionisti (con la Bahrain-Victorious), altro motivo per cui essere orgoglioso di questa stagione appena terminata.

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