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Ciclismo, Filippo Ganna: “Indimenticabile la vittoria a Camigliatello Silano, non vedo l’ora che arrivino le Olimpiadi di Tokyo”

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Il 2020 per il mondo del ciclismo è già andato in archivio ed è tempo di bilanci e di programmi futuri. Filippo Ganna può sicuramente ritenersi soddisfatto per quanto ottenuto: le quattro vittorie di tappa al Giro d’Italia e i successi internazionali su strada e su pista nelle prove contro il tempo lo hanno elevato a vero e proprio riferimento assoluto. Per il 24enne nativo di Verbania, dunque, tante gioie, ma anche l’amarezza per non aver potuto prendere parte agli Europei su pista per la positività al Covid-19.

Ineos che, col successo nella Corsa Rosa di Tao Geoghegan Hart, ha dimostrato ancora una volta di avere una profondità incredibile, ricordando il ritiro del leader designato al Giro Geraint Thomas: “Il suo ritiro ci ha costretti a cambiare strategia. Per me a Milano è stato un momento emozionante, ma la vittoria di tappa a Camigliatello Silano, la prima in linea, resta indimenticabile. Tao è speciale, ha corso il Giro in modo spensierato. L’ho visto teso solo in un’occasione, la sera prima della crono finale“, ha raccontato a La Gazzetta dello Sport Ganna.

Sui futuri programmi, il corridore del Bel Paese, ha chiarito le sue intenzioni: “Inizierò in Argentina, alla Vuelta San Juan. Poi Tirreno-Adriatico, una corsa che “sento” e che un giorno mi piacerebbe vincere. Quindi Sanremo, la Roubaix, Tour of the Alps e il Giro, per aiutare Tao a fare il bis. Per finire Europei su pista e l’Olimpiade a Tokyo, a cui pensiamo per il quinto anno di fila. Un sogno, non vedo l’ora che arrivi questo momento“.

Come detto, una chiosa di 2020 con la sgradita positività: “Ho avuto solo tre giorni di febbre alta, ero preoccupato più per i miei genitori visto che in famiglia l’abbiamo preso tutti. Mi ha colpito la perdita di gusto e olfatto“. Il Coronavirus, comunque, è ormai parte del passato e i sogni di Filippo sono quelli a Cinque Cerchi e magari di imitare un grande corridore del passato come Francesco Moser: “Se avessi un’unghia della sua classe…

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

 

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