Seguici su

Calcio

Calcio, è morto Paolo Rossi: addio all’eroe del Mondiale del 1982 in Spagna

Pubblicato

il

Un’altra brutta notizia scuote il mondo del calcio. Dopo la scomparsa il 25 novembre dell’asso argentino Diego Armando Maradona, un altro campione che ha fatto la storia del “Pallone” ci ha lasciato. Si tratta di Paolo Rossi, eroe dei Mondiali del 1982 tra le file della squadra italiana che seppe laurearsi campione. Una cavalcata vincente quella della formazione di Enzo Bearzot nella quale Rossi ricoprì il ruolo del bomber assoluto (6 reti), esaltando tra gli altri il Presidente della Repubblica di quel periodo Sandro Pertini, presente a Madrid nella Finale contro la Germania vinta dagli azzurri per 3-1, con l’attaccante a segno anche in quell’atto conclusivo. Per quanto fatto in quel magico anno, conquistò il celebre Pallone d’Oro (terzo italiano a ottenerlo).

Rossi era il classico centravanti d’area di rigore: agile, furbo e con un senso del gol spiccato. I tre gol al Brasile, i due alla Polonia e poi quello citato contro i tedeschi lo fecero entrare nel gotha di questo sport. Si distinse anche tra i club, vivendo a Vicenza, Perugia e alla Juventus i suoi anni migliori. Con la Vecchia Signora vinse due scudetti, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Uefa e una Coppa dei Campioni; con il Vicenza un campionato di serie B nel quale fu capocannoniere. Insieme a Roberto Baggio e a Christian Vieri, Pablito detiene il record italiano di marcature nella fase finale dei Mondiali (9) ed è stato il primo giocatore (eguagliato solo da Ronaldo) a ottenere nello stesso anno il titolo iridato, quello di capocannoniere nella competizione mondiale e infine il citato Pallone d’Oro. Conclusa la carriera di calciatore è stato a lungo opinionista nelle trasmissioni di approfondimento calcistico per Mediaset e la Rai. Lascia all’età di 64 anni per un male incurabile la moglie, Federica, e i tre figli Sofia Elena, Maria Vittoria e Alessandro.

[sc name=”banner-article”]

giandomenico.tiseo@oasport.it

LA NOSTRA STORIA 

OA Sport nacque l’11 novembre del 2011 come blog chiamato Olimpiazzurra, per poi diventare un sito web dal 23 giugno 2012. L’attuale denominazione è in uso dal 2015. Nell’arco degli anni la nostra filosofia non è mai mutata: tutti gli sport hanno la stessa dignità. Sul nostro portale le Olimpiadi non durano solo 15 giorni, ma 4 anni. OA Sport ha vinto il premio come miglior sito di Sport all’Overtime Festival di Macerata nel 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020.

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Olycom – LaPresse

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *