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Sci Alpino

Sci alpino: Irene Curtoni rompe il tabù di Levi. Rimpianti per Brignone e Bassino

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La due giorni di slalom a Levi lascia all’Italia segnali positivi per il futuro, ma anche molti rimpianti per come sono finite poi le gare in terra finlandese. Irene Curtoni si è confermata la punta di una squadra che comunque è in crescita e che rispetto alle stagioni precedenti ha mostrato qualcosa di incoraggiante per le prossime gare, ma la veterana azzurra è anche l’unica ad essere riuscita ad entrare tra le prime dodici in entrambi gli slalom.

Un weekend sicuramente positivo quello di Curtoni, che ha finalmente rotto il tabù Levi, pista sulla quale non era mai riuscita a centrare un piazzamento tra le quindici. Sabato è arrivato un undicesimo posto, con il rimpianto di non aver sfruttata un’ottima prima manche (sesta a metà gara); mentre domenica c’è stato l’inverso con una seconda prova più convincente e che le è valsa un’ottava piazza di ottimo livello. Curtoni ha mostrato anche miglioramenti sulle parti meno ripide e torna da Levi con la convinzione di poter stare con pieno regime nella Top-10 dello slalom.

Un weekend di luci ed ombre quello di Federica Brignone e Marta Bassino, che tornano purtroppo a casa con due zeri pesanti. Quello di Brignone è arrivato il sabato (ventiquattresima domenica), mentre quello della piemontese si è concretizzato la domenica, visto che il giorno prima aveva centrato i suoi primi punti in carriera nella specialità con il diciottesimo posto finale. La sensazione è quella che si poteva fare qualcosa in più e che i rimpianti sono tanti, soprattutto dopo l’ottima prima manche di entrambe nel primo slalom del sabato.  In ottica futura comunque le due azzurre hanno mostrato di poter valere la Top-15 in slalom e dunque di potersi difendere meglio in chiave Coppa del Mondo.

Un rendimento un po’ al di sotto delle aspettative dalle giovani. Martina Peterlini, ventesima il sabato, è stata fortemente condizionata dal problema alla schiena, che l’ha bloccata in allenamento nelle ultime settimane. Da Marta Rossetti e Lara Della Mea, quest’ultima mai qualificata, ci si poteva aspettare qualcosa in più.

Il buio delle ultime stagioni è stato comunque squarciato da una luce per un futuro che può riservare anche qualche bella sorpresa alla squadra di slalom femminile italiana.

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Foto: LaPresse

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