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MotoGP, Franco Morbidelli e la suggestione di essere il miglior pilota Yamaha nel Mondiale. Così avrà una M1 ufficiale nel 2021?

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Il Gran Premio d’Europa disputato a Valencia nella giornata di domenica 8 novembre ha rappresentato la pietra tombale sulle ambizioni iridate di Franco Morbidelli. L’ormai ventiseienne romano ha concluso mestamente undicesimo, senza mai risultare competitivo. Dopo una discreta partenza, l’alfiere della Yamaha Petronas si è trovato in settima posizione, ma la sua gara è stata un autentico calvario, poiché non è risultato competitivo in alcun modo. Il fatto di essere risultato il migliore tra i piloti della Casa di Iwata è una scarsa consolazione, poiché il sogno di laurearsi Campione del Mondo è definitivamente sfumato.

Per la verità la matematica lo tiene ancora in gioco, ma le possibilità di conquistare il titolo sono ormai irrisorie. Affinché questo possa davvero accadere, Franky dovrebbe vincere entrambe le due gare rimanenti, sperando che Joan Mir raccolga letteralmente le briciole tra il Gran Premio della Comunità Valenciana e quello di Portogallo. Dunque Mondiale finito per l’italo-brasiliano e ultime prove da affrontare senza particolari obiettivi? In realtà no, perché il romano ha di fronte a sé la possibilità di raggiungere un traguardo molto suggestivo, che peraltro potrebbe rivelarsi determinante per il proseguo della sua carriera. Parliamo dell’opportunità di risultare il pilota Yamaha meglio classificato nel Mondiale 2020.

Infatti, a ben guardare, Morbidelli ha un ritardo di soli 8 punti da Fabio Quartararo e di appena 4 lunghezze da Maverick Viñales. Considerando come si siano disputate dodici gare, è evidente come sul lungo periodo il romano possa essere considerato in linea con il francese e con lo spagnolo, i quali corrono però con una M1 full spec, mentre l’italo-brasiliano ha per le mani una moto del 2019. Già questo fatto nobilita la stagione di Morbido, che resterà in ogni caso positiva in virtù delle vittorie conquistate a Misano-1 e Aragon-2. Cionondimeno, la tentazione di “completare l’opera” è alquanto intrigante. Il Mondiale sarà sfumato, ma risultare il migliore in seno alla Yamaha sarebbe indiscutibilmente una medaglia sul petto. Sia perché Franco era il meno atteso dei quattro centauri della Casa di Iwata, sia perché come detto non gareggia con una M1 paritetica a quella degli altri.

Soprattutto, essere il pilota Yamaha meglio classificato nel Mondiale, consentirebbe a Morbidelli di mettere in crisi le gerarchie interne, “costringendo” il marchio dei tre diapason ad approntare anche una quarta moto ufficiale nel 2021, eventualità che gli consentirebbe di godere del medesimo status di Quartararo, Viñales e Valentino Rossi. È chiaro che per la Casa di Iwata si tratterebbe di un sforzo in più e, al momento, non si vive un momento florido dal punto di vista economico. Tuttavia non bisogna dimenticarsi come la Honda e la Ducati abbiano deciso di muoversi proprio in questa direzione. I progressi di Takaaki Nakagami e la presenza di Alex Marquez nel Team LCR hanno spinto la Casa dell’ala dorata a cambiare i propri piani, portando a quattro le proprie RC213V ufficiali. Allo stesso modo, la Casa di Borgo Panigale fornirà Desmosedici identiche al suo Factory Team e al Team Pramac.

Insomma, se Honda e a maggior ragione Ducati possono presentarsi al via del 2021 con una quadriga, perché Yamaha non può fare altrettanto? Magari si tratta di politica aziendale e Morbidelli non otterrà una M1 full spec neppure se dovesse risultare il migliore della sua marca, però intanto riuscire a mettersi davanti a Quartararo e Viñales nella classifica generale – oltre a essere un’impresa non da poco – gli permetterebbe di perorare con forza la sua causa. Dunque il Mondiale sarà anche sfumato, ma Franco ha in ogni caso un motivo di tenere d’occhio la graduatoria iridata.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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