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Formula 1

F1, Ferrari dietro la lavagna a Sakhir: SF1000 lenta e screzi tra i piloti. La Rossa sesta forza in pista

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Il terzultimo atto del Mondiale 2020 di F1 è andato in archivio e la paura per quanto è accaduto ancora un po’ c’è. Lo spaventoso incidente della Haas del francese Romain Grosjean ha riportato alla mente degli appassionati ricordi di un triste passato. Fortunatamente e, giusto dirlo, miracolosamente, il pilota transalpino è sopravvissuto all’impatto e abbiamo potuto tutti tirare un sospiro di sollievo.

Guardando alle prestazioni in pista, c’è però poco di che stare allegri in casa Ferrari. Si temeva che l’appuntamento in Bahrain sarebbe stato difficile: pista da medio/basso carico su cui il motore è molto importante. Il deficit di circa 50/60 cavalli rispetto alla concorrenza ha portato la monoposto di Maranello a recitare un ruolo da comparsa sia nelle qualifiche che in gara. Non a caso, entrambe le monoposto di Charles Leclerc (decimo) e di Sebastian Vettel (tredicesimo) sono state doppiate.

Un riscontro non certo esclusivo del fine settimana nel deserto, ma che sicuramente non fa piacere. “Non ci aspettavamo di essere così indietro. Le condizioni erano diverse e la vettura non ha funzionato a dovere. Abbiamo sofferto il tipo di asfalto, è stata una battuta di arresto e ci siamo allontanati dal nostro target nei costruttori“, le parole di Mattia Binotto ai microfoni di Sky Sport.

La Rossa, infatti, aspirava alla terza posizione nella classifica dei marchi, ma i 43 punti di distacco dalla McLaren, mancando due gare alla fine, rendono quasi impossibile qualunque discorso di questo genere. Attualmente, la Ferrari è sesta nella graduatoria citata, preceduta anche da Racing Point (23 lunghezze) e da Renault (13 lunghezze). Riscontri frutto di una SF1000 decisamente in difficoltà, come sottolineato dallo stesso Binotto, che se si guarda al differenziale nelle qualifiche del 2019 ha accusato 1″283.

A far da contorno anche gli screzi tra i due piloti, con Vettel che si è lamentato della condotta del compagno di team, reo di essere stato troppo aggressivo al via. Da questo punto di vista il Team Principal ha cercato di sedare qualunque polemica, ma è chiaro che le difficoltà tecniche esaltino eventuali incomprensioni in pista. Domenica prossima si gareggerà sempre a Sakhir, su di un lay-out diverso e ancor più veloce di quello classico. Tenuto conto delle criticità, la Ferrari potrebbe soffrire ancor di più e quindi per i due alfieri del Cavallino si prospetta un altro fine settimana di grande sofferenza.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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