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Ciclismo, Fabio Aru e Gianni Moscon: tra la ricerca di un contratto e un futuro incerto

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Fabio Aru e Gianni Moscon sono i due corridori italiani di maggior rilievo nella lista dei ciclisti che non hanno ancora un contratto per il 2021. Siamo già al 17 novembre e il Ciclomercato è nel pieno del suo svolgimento in questa tormentata stagione, ma per il momento i due azzurri sono ancora fermi al palo e il loro futuro è decisamente incerto. Stiamo parlando di due ragazzi che avrebbero dovuto tenere alto il tricolore, ma che nelle ultime stagioni non sono riusciti a esprimersi al meglio per diversi motivi e non hanno ottenuto i risultati sperati.

Il sardo è tornato a parlare nelle ultime settimane dopo il ritiro al Tour de France e la mancata partecipazione alla Vuelta di Spagna. Un paio di giorni fa ha dichiarato che svelerà il nome della sua nuova squadra entro la fine di questo mese e ha anche affermato di avere ricevuto diverse telefonate, aggiungendo un laconico: “Secondo voi non trovo un contratto?“. Sembra dunque che il 30enne abbia diverse soluzioni sul tavolo, in modo da poter prendere la decisione migliore per il suo futuro dopo tre anni decisamente sottotono alla UAE Emirates, dovuti anche a una serie di problemi fisici che lo hanno fortemente condizionato.

Ci sono state tante voci attorno a Fabio Aru nell’ultimo mese e il suo nome è stato accostato a diverse realtà. Le ultime piste sembrano portarlo o alla Gazprom o alla Vini Zabù, anche se potrebbero esserci degli interessi anche da parte di alcune formazioni World Tour. Nel suo futuro non ci saranno comunque la Sidermec di Gianni Savio e la Eolo Kometa di Ivan Basso e Alberto Contador, le quali hanno confessato di non avere il budget a disposizione. Stiamo infatti parlando di un corridore che nell’ultimo triennio ha percepito circa tre milioni di euro a stagione dalla UAE Emirates e le cui pretese sono comunque ancora elevate, anche se egli stesso ha affermato che dovrà in qualche modo ridimensionarsi.

Staremo a vedere quelle che succederà nelle prossime settimane sul fronte Fabio Aru, mentre per quanto riguarda Gianni Moscon non si hanno notizie da diverso tempo. Il trentino non corre dallo scorso 19 settembre (47mo al Giro dell’Appennino) e la sua stagione è stata priva di soddisfazioni: non ha partecipato a nessun Grande Giro, il suo miglior risultato è l’ottavo posto nella seconda tappa della Vuelta Valenciana e ha preso parte a tutti gli appuntamenti italiani di agosto-settembre, senza mai riuscire a brillare (33mo alla Milano-Sanremo e 57mo al Giro di Lombardia, giusto per citare i piazzamenti nelle due Classiche Monumento sul suolo nazionale).

Il 26enne è attualmente in forza alla Ineos Grenadiers (in scadenza di contratto), la ex Sky con cui passò professionista nel 2016. Il futuro è però molto incerto, non è assolutamente scontato che arrivi un rinnovo con la corazzata britannica e trovare eventualmente un’altra squadra non sarà semplice. Stiamo parlando di un ragazzo che prometteva molto bene, ma che tra i grandi ha trovato il giusto colpo di pedale soltanto in alcune occasioni. In azzurro si trasformava, come testimoniano il quinto posto ai Mondiali 2018 e la quarta piazza ai Mondiali 2019, ma durante la stagione non riusciva a giganteggiare come ci si poteva aspettare. La speranza è che Gianni Moscon riesca a rilanciarsi e a ottenere i risultati che il suo talento merita, anche perché l’età è ancora abbondantemente dalla sua parte.

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