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Calcio, Nations League 2020-2021: l’Italia chiude a suon di certezze, con un gruppo solido e idee chiare

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Missione compiuta, e in grande stile, per l’Italia del CT Roberto Mancini. Con il successo di ieri sera per 2-0 (reti di Andrea Belotti e Domenico Berardi) in casa della Bosnia gli Azzurri hanno chiuso brillantemente al comando il Gruppo 1 della Nations League 2020-2021, qualificandosi quindi per la fase finale che, va ricordato, si disputerà proprio in casa nostra nel mese di ottobre 2021 con semifinali e finale. Nonostante le mille difficoltà di questi mesi tra Covid-19 e infortuni assortiti, la nostra Nazionale ha pienamente meritato la vittoria finale nel proprio raggruppamento. chiudendo con 12 punti, frutto di 3 vittorie e altrettanti pareggi, distanziando due rivali tutt’altro che morbide come Polonia e Olanda.

Oltre ai risultati, l’aspetto più importante messo in mostra dall’Italia di Mancini è stato il “come” sono state ottenute queste vittorie. La sensazione è che il CT jesino abbia conferito una precisa identità ad un gruppo granitico, con qualità e personalità, gettando già basi molto solide in vista dei Campionati Europei che si giocheranno questa estate. L’Italia, al momento, sembra una formazione che ha le idee molto chiare soprattutto in difesa e centrocampo, mentre in attacco gerarchie e scenari sono ancora aperti. Proviamo ad andare con ordine.

Nel reparto arretrato si parte dal primo punto fermo: Gianluigi Donnarumma. Il portiere del Milan è il presente ed il futuro della nostra porta, con un reparto di difensori davanti a lui davvero ben rodato. Al netto dei problemi fisici c’è la garanzia del capitano Giorgio Chiellini, quindi il suo fedele compagno di mille battaglie Leonardo Bonucci. Assieme a loro Francesco Acerbi e l’emergente Alessandro Bastoni con Alessio Romagnoli che si giocheranno un posto per gli Europei. Sulle fasce dovremmo vedere a sinistra Cristiano Biraghi o Emerson Palmieri, mentre sulla destra Alessandro Florenzi farà coppia con uno tra Giovanni Di Lorenzo e Leonardo Spinazzola. Difficilmente vedremo grandissime novità in questo reparto.

Arriviamo al centrocampo, il nostro vero punto di forza. Nicolò Barella ormai è una certezza anche a livello continentale, frutto di un miglioramento costante. Assieme al nerazzurro ci saranno i soliti noti, ovvero Marco Verrati e Jorginho. Al loro fianco non mancherà sicuramente Manuel Locatelli, sontuoso anche a Sarajevo e nel pieno di una crescita esponenziale, quindi si giocheranno le proprie chance i vari Bryan Cristante, Gaetano Castrovilli, Lorenzo Pellegrini (che come ha dimostrato può anche essere schierato nei tre davanti) e Sandro Tonali.

Il grosso punto interrogativo è, e rimane, l’attacco. Oggettivamente non abbiamo elementi di livello mondiale come possono avere Francia, Germania, Spagna o Portogallo.  Lo sappiamo noi, e lo sa anche il CT. Le nostre due prime punte sono Andrea Belotti e Ciro immobile che hanno totalizzato 20 reti in due in 73 uscite con la Nazionale. Non un bottino stratosferico, ma nemmeno da sottovalutare. Ai lati troveremo Federico Chiesa, Lorenzo Insigne e uno tra Domenico Berardi e Federico Bernardeschi, con Moise Kean e Francesco Caputo che sgomiteranno per il ruolo di terzo attaccante. Senza dimenticare Niccolò Zaniolo forse il nostro talento più cristallino, che nei prossimi mesi sarà ancora alle prese con il recupero dal secondo legamento crociato del ginocchio saltato. Il CT Roberto Mancini, probabilmente, sceglierà il più in forma al momento delle convocazioni, confidando in un percorso di crescita di tutti gli elementi nei prossimi mesi.

In poche parole questa Nations League 2020-2021 ha consegnato conferme importanti al nostro tecnico. La squadra lo sta seguendo in toto e la crescita è davvero evidente. Ora manca l’ultimo step che, non sempre, si può trovare con tattiche, spirito di gruppo o giusti equilibri. Spesso quel “qualcosa in più” te lo danno i Cristiano Ronaldo, i Kylian Mbappè o gli Antoine Griezmann. Noi, purtroppo, fuoriclasse simili non li abbiamo a disposizione, per cui dovremo tirare fuori il massimo da ognuno dei nostri portacolori. Euro 2021 si avvicina ad ampi passi, e la voglia di ben figurare è davvero immensa per una Italia che, negli ultimi anni, ha raccolto più delusioni che sorrisi. 

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