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Basket femminile, Qualificazioni Europei 2021: Italia, una doppia vittoria di importanza immensa

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Tutto il weekend della bolla di Riga, per le azzurre, si può riassumere in un momento fotograficamente molto ben rappresentato: l’urlo, in mezzo al campo, di Sabrina Cinili e Martina Bestagno durante la partita contro la Repubblica Ceca. Quell’urlo che tutta l’Italia cestistica fa con loro, perché la Nazionale di Lino Lardo si è letteralmente tirata fuori con le proprie mani da una potenziale situazione difficilissima battendo non soltanto la Romania, ma anche le ceche.

Due partite, queste, profondamente diverse. Quella con la Romania si è basata soprattutto sulle quattro triple iniziali di Francesca Pan, che hanno indirizzato tutto fin da subito, e sulle ottime percentuali delle azzurre, figlie di una partita molto impostata verso la produzione offensiva. Contro la Repubblica Ceca, invece, si è trattato di mettere la museruola nella miglior maniera possibile alle tante opzioni offensive ceche. Katerina Elhotova è risultata inafferrabile, ma questo era già abbastanza noto: la difesa azzurra, però, ha fatto un ottimo lavoro su tutte le altre, limitando in maniera piuttosto importante Julia Reisingerova, centro di una squadra di Eurolega dalle buone ambizioni come è Girona.

Sono state tante, in momenti diversi, le protagoniste. Si è detto di Pan, decisiva sia all’inizio della prima partita che nel finale della seconda, ma sono state importanti anche tutte le altre, a cominciare da Beatrice Attura. Romana, ma che ha messo abbastanza radici a Dallas da avere il doppio passaporto, ha fatto il grande salto da Vigarano a Venezia, guadagnandosi prima la considerazione di Giampiero Ticchi, poi quella di Lardo e infine un pomeriggio da 20 punti e tanta sostanza, oltre a nuovi problemi per il coach azzurro vista l’abbondanza che inizia a essere importante tra play e guardie, visto che anche Debora Carangelo ha ulteriormente dimostrato di esser salita di livello. E va anche osservato come tutto il blocco dell’attuale leader del campionato, la Reyer Venezia, abbia fatto molto bene. Senza naturalmente dimenticare Olbis Andrè, che a Schio continua a imparare (e poi a mettere in pratica anche in azzurro, seppure con caratteristiche diverse) da una signora del pitturato quale Sandrine Gruda.

Un’Italia più forte anche della sfortuna, che ha bloccato Samantha Ostarello nell’allenamento del sabato: la migliore delle rimbalziste del gruppo azzurro dovrà capire quali saranno i tempi di recupero per il guaio muscolare avuto al quadricipite. Un grosso problema, questo, anche per Campobasso, falcidiata fin dall’inizio della stagione da una serie impressionante di episodi sfavorevoli, tra cui l’assenza forzata della belga Kyara Linskens, centro su cui la Magnolia puntava assai, per quattro mesi.

Nota di merito, se ancora ce ne fosse bisogno, per Cecilia Zandalasini. Contro la Romania 18 punti, 8 assist e parecchie azioni che hanno rinsaldato il risultato finale, con la chicca dello stepback (quasi) dall’arco con fallo subito che ha messo in chiaro perché sia stata inserita nel miglior quintetto di Eurolega nella stagione incompiuta. Contro la Repubblica Ceca, quando il gioco si è fatto duro, ha deciso che non c’era più spazio per gli scherzi. 10 punti in un amen, partita girata e Italia mai più voltata indietro. Cronache piccole e grandi di una stella con ancora un lunghissimo cammino davanti.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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