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Ciclismo

Vuelta a España 2020, le pagelle dell’undicesima tappa: Soler tanto coraggio, ma raccoglie poco. Deludono i grandi della classifica generale

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L’undicesima tappa della Vuelta a España 2020, che prevedeva l’arrivo in vetta all’Alto de la Farrapona dopo le scalate dei temibili Alto de la Cobertoria e Puerto de San Lorenzo, è stata la più deludente tra le frazioni viste fin qui in quest’edizione del grande giro spagnolo. Le aspettative erano altissime, ma tutti gli uomini di classifica hanno corso sulla difensiva e una fuga trainata da un generoso Marc Soler è andata in porto con vittoria di David Gaudu. Di seguito andiamo a dare i voti ai protagonisti di giornata con le nostre pagelle.

LE PAGELLE DELL’UNDICESIMA TAPPA DELLA VUELTA 2020

DAVID GAUDU (GROUPAMA-FDJ) VOTO 8: Vince la tappa battendo Soler in volata, senza provare a staccarlo in precedenza benché desse l’idea di avere le gambe per farlo. Ora si trova a soli 20″ dalla top-10 e domani si affronta una salita, l’Angliru, sulla carta molto adatta a lui. Se riuscirà a recuperare dagli sforzi odierni, potrà dire la sua anche sul Mostro delle Asturie.

MARC SOLER (MOVISTAR) VOTO 7,5: Attacca da lontano e lavora tutto il giorno per far andare in porto la fuga. E’ il più generoso nel plotone dei battistrada, ma, alla fine, raccoglie le briciole. Non vince la tappa e guadagna appena un minuto sui primi della classifica generale. Sull’Angliru rischia di pagare gli sforzi odierni.

MARK DONOVAN E MICHAEL STORER (SUNWEB) VOTO 7: I due giovani della Sunweb vanno in fuga e sono gli ultimi a staccarsi da Soler e Gaudu. Un’ottima prestazione da parte di entrambi.

GUILLAUME MARTIN (COFIDIS) VOTO 6,5: Va in fuga e fa il pieno di punti per la maglia a pois. Nel finale, però, non ha le gambe per competere con Gaudu e Soler e chiude la frazione in quinta posizione.

ALEXANDER VLASOV (ASTANA) VOTO 6,5: Attacca nel finale e guadagna una manciata di secondi sul gruppetto di Roglic. Ora è quindicesimo e domani dovrà fare una grande tappa se vuole riavvicinarsi alla top-10.

ENRIC MAS (MOVISTAR) E DANIEL MARTIN (ISRAEL START-UP) VOTO 6: Restano passivi fino agli ultimi metri della salita, ma sono gli unici che riescono ad arrivare con Roglic e Carapaz. Entrambi lanciano segnali incoraggianti in vista di domani.

PRIMOZ ROGLIC (JUMBO-VISMA) VOTO 6: Corre tutto il giorno sulla difensiva e nel finale non prova nemmeno la rasoiata per guadagnare una manciata di secondi sui rivali. Alla fin fine a lui va bene così, se domani riuscirà a tenere la ruota di Carapaz, o, addirittura, a staccarlo, la sua Vuelta, poi, sarà tutta in discesa.

RICHARD CARAPAZ (INEOS) VOTO 5,5: Tutti ci aspettavamo un suo attacco, ma, anche per colpa di una Ineos che si scioglie come neve al sole lasciandolo solo in mezzo a un’orda di corridori della Jumbo-Visma, resta passivo tutto il giorno. Arriva al traguardo con Roglic e, ora, è chiamato a fare l’impresa domani, poiché dopo ci sarà la crono e là Primoz potrà dargli una bella spallata.

WOUT POELS (BAHRAIN-MCLAREN) VOTO 6: Giunge al traguardo ad appena sette secondi dal gruppo Roglic, dando nuovamente dimostrazione d’essere in crescendo di condizione. Domani si arriva sull’Angliru, salita in vetta alla quale è giunto secondo sia nel 2011 che nel 2017, e là potrà rilanciare le sue ambizioni in classifica generale.

HUGH CARTHY (EF EDUCATION FIRST) VOTO 5,5: Negli ultimi trecento metri perde contatto dal gruppo con Roglic, Carapaz, Mas e Daniel Martin. In questa seconda settimana è sembrato meno pimpante rispetto alla prima e, se domani non cambia marcia, rischia di vedere il podio allontanarsi.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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