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Ciclismo

Giro d’Italia 2020: tappa a Jonathan Caicedo sull’Etna, maglia ad Almeida. Benissimo Nibali e Pozzovivo, crollano Thomas e Yates

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Spettacolo e tantissimi colpi di scena al Giro d’Italia 2020. Primo arrivo in salita nella terza tappa: da Enna fino in cima all’Etna, con il successo di Jonathan Klever Caicedo, campione dell’Ecuador. Fuga da lontano per lui che è riuscito a giungere in solitaria sul Vulcano. In gruppo però vanno in crisi i britannici più attesi e c’è battaglia tra i big. La Maglia Rosa a sorpresa va sulle spalle di Joao Almeida, in casa Italia segnali positivi da Vincenzo Nibali.

Subito una notizia clamorosa nel tratto di trasferimento: Geraint Thomas, grande favorito per il successo finale, è finito a terra a causa di una borraccia, rientrando però prontamente sul drappello principale. Anche oggi la fuga di giornata è andata via praticamente al primo tentativo. Otto uomini si sono raggruppati davanti: Matthew Holmes (Lotto Soudal), Francesco Romano (Bardiani Csf Faizanè), Victor Campenaerts (NTT), Giovanni Visconti (Vini Zabù Brado KTM), Lawson Craddock e Jonathan Klever Caicedo (EF), Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates) e Josip Rumac (Androni Giocattoli Sidermec). Il plotone ha lasciato spazio, con un margine che ha sfiorato i 5′: a dettare il ritmo nel gruppo la Mitchelton-SCOTT.

L’andatura in gruppo è cambiata a 40 chilometri dal traguardo con tutte le compagini dei big che hanno aumentato il ritmo. Tra le più attive la Trek-Segafredo di Vincenzo Nibali, con Giulio Ciccone a sacrificarsi in tutto e per tutto per il proprio capitano. A circa 25 chilometri dal traguardo il colpo di scena: Geraint Thomas (INEOS Grenadiers) è stato costretto a staccarsi, molto probabilmente a causa di una seconda caduta. Con lui la Maglia Rosa di Filippo Ganna a far da supporto.

Ad approcciare l’ascesa finale davanti sono rimasti Holmes, Campenaerts, Visconti, Caicedo e Bjerg con 3′ di margine sul plotone. In un secondo momento solo Visconti e Caicedo sono riusciti a restare in avanscoperta. Da dietro anche la Bora-hansgrohe ha cambiato passo con uno spettacolare Matteo Fabbro. Il friulano ha distrutto il plotone, con Simon Yates (Mitchelton-SCOTT) ad alzare bandiera bianca.

A 5 chilometri dal traguardo Caicedo si è liberato della compagnia di Visconti, andando via in solitaria. Schermaglie tra gli uomini di classifica in gruppo con una serie di scatti tra i quali quelli di Kelderman, Fuglsang e Castroviejo. A 2 chilometri dall’arrivo l’ultima trenata di Gianluca Brambilla a lanciare Vincenzo Nibali: con il capitano della Trek-Segafredo sono rimasti solamente Jakob Fuglsang (Astana), Domenico Pozzovivo (NTT), Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma) e Rafal Majka (Bora-hansgrohe).

Trionfo per Caicedo che è stato bravissimo a gestire un breve margine su Visconti, secondo. Terzo il giovane belga della Lotto Soudal Harm Vanhoucke, poi un coraggioso Wilco Kelderman (Sunweb) che ha guadagnato qualche secondo sul quintetto dei big con Nibali e Fuglsang. Subito dietro Joao Almeida (Deceuninck Quick-Step), abile a gestire il vantaggio per andare a vestire la Maglia Rosa. Ad oltre 3′ dai migliori uno Yates in crisi, molto più lontano Thomas.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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