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Ciclismo

Giro d’Italia 2020, si va verso la conferma dello Stelvio, meteo poco favorevole per la tappa col Colle dell’Agnello

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Il Giro d’Italia 2020 è entrato nella sua terza settimana e non serve un genio per capire che sarà quella decisiva, per la presenza di tre tapponi di montagna a partire da oggi fino a sabato 24 ottobre. Stage che, da questo punto di vista, potrebbero dare un connotato diverso alla classifica generale. Purtroppo, come si temeva, non saranno solo gli aspetti legati all’agonismo puro a fare la differenza, ma anche il maltempo. Siamo nel pieno del periodo autunnale e le perturbazioni non sono certo un evento sporadico.

https://www.oasport.it/2020/10/live-giro-ditalia-2020-pinzolo-laghi-di-cancano-in-diretta-la-tappa-regina-con-il-passo-dello-stelvio-nibali-cerca-linvenzione/

Ebbene, stando a quanto riferiscono le previsioni c’è ottimismo relativamente alla tappa di domani, mentre per la penultima uscita di questo Giro molto probabilmente si farà fatica ad affrontare il percorso originario. Ma, andiamo per ordine. Le due salite più a rischio sono evidentemente lo Stelvio e il Colle dell’Agnello, le due erte più alte di questa edizione 2020, visto che entrambe superano i 2700 metri.

Per quanto concerne la prima salita, che sarà parte della Pinzolo-Laghi di Cancano di domani, si dovrebbe andare verso una conferma. Dopo le nevicate dei giorni scorsi, infatti, la situazione è notevolmente migliorata e le previsioni danno bel tempo. E’ stato infatti già possibile ripulire la strade dal manto nevoso e questo sicuramente contribuirà a dare un qualcosa di ancor più spettacolare nel momento in cui i corridori transiteranno. C’è quindi ottimismo per quanto riguarda la possibilità di scalare la Cima Coppi di questo Giro.

Diversa invece la situazione in merito alla tappa di sabato con il citato Colle dell’Agnello. Venerdì dovrebbe esserci neve, mista a pioggia, il che renderebbe particolarmente arduo transitare il giorno dopo nel caso le precipitazione dovessero essere particolarmente intense. E’ chiaro che tutto dipenderà dall’entità e poi si potrà prendere una decisione. L’erta dell’Agnello e anche quella dell’Izoard e del Monginevro sono dunque a forte rischio. L’alternativa potrebbe essere quella di una doppia scesa al Sestriere dal versante di Pragelato, ma chiaramente la tappa presenterebbe difficoltà decisamente diverse.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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