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Tour de France 2020, tutto rimandato tra gli uomini di classifica. Le prossime tappe di montagna per scatenare la battaglia

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Niente da fare, ancora tutto rimandato tra gli uomini di classifica. Anche oggi, nell’interessante tappa da Le Teil a Mont Aigoual, hanno vinto la prudenza e l’attendismo: nessun attacco significativo, nessun big pronto ad esporsi in prima persona per guadagnare terreno sugli avversari. Con la giornata odierna ci siamo messi alle spalle già sei frazioni del Tour de France 2020, di cui tre potenzialmente significative, ma lo spettacolo non è ancora arrivato: presumibilmente saranno le prossime tappe di montagna a scatenare la battaglia.

Il finale della frazione odierna sembrava promettere scintille: dopo oltre 150 chilometri senza particolari difficoltà, i corridori hanno affrontato tre GPM in rapida successione, tra cui l’interessantissimo Col de la Lusette (11,7 km a una pendenza media del 7.3%), prima di cimentarsi nella salita che conduce al traguardo di Mont Aigoual (8,3 km al 4%). Ci si attendeva un attacco da parte degli uomini di classifica, invece nessuno si è mosso. Prima del Col de la Lusette la Ineos Grenadier si era portato in testa al gruppo per fare l’andatura, ma a un certo punto Bernal ha chiesto ai compagni di rallentare. La stessa Jumbo-Visma, che negli ultimi giorni aveva dato l’idea di essere il collettivo più in forma, è parsa disinteressata ad azioni di forza. A beneficiare di tutta questa prudenza è stata la fuga, che è riuscita ad andare in porto, con il kazako Alexey Lutsenko che ha portato a casa una prestigiosa vittoria.

Se domani i 168 chilometri da Millau a Lavaur dovrebbero essere appannaggio degli sprinter, le prime vere scintille tra gli uomini di classifica potrebbero arrivare tra sabato e domenica, in occasione delle tappe pirenaiche. L’ottavo appuntamento del Tour de France, Cazères-sur-Garonne-Loudenvielle, presenterà infatti tre salite piuttosto impegnative: il Col de Menté (6,9 km all’8,1%), il Port de Balès (11,7 km al 7,7%) e il Peyresourde (9,7 km al 7,8%), con l’arrivo posto alla fine della discesa. Meno dura la tappa domenicale, in cui l’ultima erta è il Col de Marie Blanque (7,7 km all’8,6%), con uno scollinamento posto a 20 chilometri dal traguardo. Ci auguriamo che stavolta i big non si tirino indietro: che lo spettacolo abbia inizio.

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: LaPresse

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