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Roland Garros 2020: Novak Djokovic pronto a far sua Parigi, giardino di casa di Rafael Nadal

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31-1: è questo il bilancio di vittorie e sconfitte per il serbo (n.1 del mondo) Novak Djokovic nel 2020. Una precisazione però è d’obbligo perché l’unico ko, in realtà, è la famosa squalifica di Nole agli US Open, oggetto di discussione ancora oggi. In buona sostanza il balcanico, fatta eccezione per quell’episodio, ha sempre vinto e l’ultima firma è arrivata a Roma, sede degli Internazionali d’Italia. Un Djokovic “Principe del Foro“, a segno per la quinta volta sulla terra rossa romana contro l’argentino Diego Schwartzman, portando a 36 il computo dei Masters 1000 in carriera. Un dato importante perché il campione nativo di Belgrado si è portato in vetta alla graduatoria dei vincitori di questa particolare tipologia di torneo a precedere lo spagnolo Rafael Nadal (35) e lo svizzero Roger Federer (28).

Ecco che la sfida del n.1 del ranking a rimanere tale ancora a lungo è lanciata. Qualora da oggi il serbo non perdesse più la cima della classifica l’8 marzo 2021 potrebbe superare Federer, fermo a 310 settimane da n.1 del mondo. Un primato meno strombazzato degli Slam vinti, ma assai significativo per rappresentare la continuità di rendimento di un tennista. In questo contesto i rivali più accreditati sono Rafa (distanziato di 1410 punti) e il vincitore degli US Open Dominic Thiem (a 2145 punti di distanza). Una situazione che potrebbe essere favorevole a Nole, considerando i punti “protetti” dalla riforma del ranking ATP fino al 31 dicembre, oltre al fatto che Parigi a parte tanti tornei si giocheranno sul cemento.

I presupposti con cui il balcanico si presenta, inoltre, al Roland Garros 2020 (27 settembre-11 ottobre) sono più che buoni e il “congelamento” dei punti citato può aiutarlo, come detto, a conservare lo status quo: solo Thiem potrà guadagnare punti vincendo il torneo, mentre a Djokovic “basterà” arrivare in finale per aggiungerne 480, ricordando la semifinale dell’anno passato (persa proprio contro Thiem). Conti a parte, il rendimento del n.1 ATP è molto alto ed è stato impressionante nell’atto conclusivo del Foro Italico quando il serbo ha deciso di cambiare ritmo dal settimo game del secondo set in avanti.

Da questo punto di vista, le tensioni della pallata alla giudice di linea a New York sono un brutto ricordo e ora il vero obiettivo è conquistare Parigi per la seconda volta in carriera, dopo il trionfo del 2016 contro lo scozzese Andy Murray. Non sarà facile perché Nole giocherà nel “giardino di casa” di Nadal, luogo nel quale l’iberico si è imposto ben 12 volte. Vedremo i due incrociarsi, visto che in questo 2020 non vi è stato modo negli Slam? Lo scopriremo…Il tennis espresso dal nativo di Belgrado è di alta qualità, a tratti ingiocabile, mentre lo spagnolo qualche lacuna l’ha fatta vedere contro Schwartzman a Roma. Pertanto, la bilancia pende più dalla parte del balcanico, ma quando si gioca sul red carpet parigino il maiorchino non parte mai sconfitto in partenza…

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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