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Roland Garros 2020, Lorenzo Sonego vince la maratona con Gomez e approda al secondo turno

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Debutto più faticoso del previsto per Lorenzo Sonego sulla terra rossa del Roland Garros. Il tennista piemontese si porta a casa la sua prima vittoria della carriera a Parigi contro un coriaceo Emilio Gomez, numero 156 del mondo proveniente dalle qualificazioni e figlio di Andrès, vincitore del torneo nel 1990. 6-7, 6-3, 6-1, 6-7, 6-3 il punteggio finale di una partita che il portacolori azzurro poteva chiudere un po’ prima, con qualche rimpianto nel primo set e mezzo. Gomez per lunghi tratti gioca ad un buon livello di tennis, rimanendo aggrappato alla partita grazie ai suoi ottimi colpi con il dritto, ma in una maratona come questa (4 ore e 10 minuti) i dettagli volgono in favore del piemontese, che attende il vincitore tra Monfils e Bublik.

Il primo set di Sonego pare mettersi subito in discesa, con Gomez che perde subito il servizio a zero con due errori e due doppi falli. Il torinese però non riesce a fare la differenza, almeno inizialmente con la propria battuta: si salva nella prima occasione, ma non al terzo gioco, dove concede ai vantaggi l’immediato controbreak all’ecuadoriano. Il figlio d’arte prende così confidenza con la partita, mettendo in mostra ottime cose con il suo dritto, dando filo da torcere all’azzurro che non incide con il rovescio. La parità si protrae fino al tie-break. Fa tutto Lorenzo, che si porta sopra 5-0, poi infila un errore dopo l’altro riportando Gomez in gara. L’ecuadoriano non si fa pregare e fa suo il set sull’8-6 in 66 minuti. Il piemontese annaspa in risposta, vincendo soltanto tre punti sulla seconda dell’avversario.

Prendete l’inizio del primo set e fotocopiatelo: avrete la partenza del secondo. Sonego riesce a conquistare immediatamente il break, ma fallisce nuovamente l’occasione di dar seguito al vantaggio conquistato perdendo nuovamente il servizio. Il tennista piemontese rischia addirittura di scendere 3-1 subito dopo, salvandosi in qualche modo. È lo scatto che serviva, con Lorenzo che riesce finalmente a mettere Gomez in difficoltà nel settimo gioco grazie ad un grande utilizzo delle palle corte e mette nuovamente il muso avanti. Questa volta l’azzurro riesce a conservare il vantaggio con tranquillità, e anzi riesce anche a portarsi a casa il nono gioco sulla battuta dell’ecuadoriano, pareggiando il conto dei set. Migliorano le percentuali di Sonego in battuta, ma diminuiscono anche gli errori: 5 contro gli 11 della prima frazione.

La partita sembra essere svoltata letteralmente. Gomez perde tutte le certezze soprattutto al servizio, che diventa molto più aggredibile nel terzo parziale. L’azzurro va subito avanti per 2-0, ha un passaggio a vuoto nel game successivo ma il figlio di Andrès è letteralmente nel pallone e perde nuovamente il servizio a zero. Al contempo Sonego è molto più solido e sereno, regalando anche un paio di passanti di alta scuola e dominando il campo in lungo e in largo: con l’ennesimo dropshot l’azzurro fa suo il set per 6-1 in 26 minuti. A fare la differenza è l’enormità dei punti vinti in risposta: ben 13 su 16 servizi dell’avversario.

L’azzurro rientra in campo un po’ sonnecchiante nel quarto set e concede spazio a Gomez, che dopo il passaggio a vuoto recupera vigore nel suo gioco. L’ecuadoriano riesce infatti a conquistare il break in apertura del parziale, difendendosi in ogni modo e trovando nuova profondità al servizio, rendendosi inattaccabile per lunghi tratti. Sonego non riesce più ad utilizzare la ‘scorciatoia’ della palla corta usata nei precedenti giochi e riallunga inevitabilmente gli scambi, mettendo il proprio avversario ad agio: ci sarebbero anche due possibilità di controbreak nel settimo gioco, ma Gomez è bravo a salvarsi tempestivamente. Nel game successivo si ribalta la prospettiva, è il figlio d’arte ad avere due chance in risposta per chiudere il set. Sonego si salva, o meglio è Gomez a salvarlo prima buttando in rete una comoda risposta e poi fallendo una facile volée. Ed il tennis, si sa, è uno sport crudele: l’azzurro vede il proprio dirimpettaio scomporsi e riesce finalmente a controbrekkarlo nel nono gioco. Al tie-break però Lorenzo si slega in vantaggio per 4-2 e offre il fianco a Gomez, che pareggia il conto dei set.

Il quinto set vede i due tennisti allo stremo delle forze. Tra i due, il figlio di Andrès sembra avere più energia, capace di prendere sovente il controllo del gioco. Ma in egual misura, più cerca di comandare lo scambio più arrivano gli errori. Sonego è quello che va più vicino in più occasioni a conquistare il break, ma manca sempre quel centesimo per fare una lira, in questo caso per fare il break. Gomez si salva in più occasioni, ma prima o poi, come ci insegna questa partita, arriva il game in cui il servizio lo abbandona. In questo caso è l’ottavo: Sonego spinge ogni palla portando l’avversario a sbagliare, quattro errori dell’ecuadoriano lo portano a servire per il match. E con un gioco perfetto al servizio, Lorenzo si porta a casa una sudatissima vittoria.

Un match per lunghi tratti equilibrato, ma per Sonego è un match vinto meritatamente: più vincenti (61 a 44), meno errori (34 a 47), 28 punti in più vinti nel complessivo (176 a 148), 9 palle break vinte e una maggiore consistenza al servizio, che vince il 71% dei punti con la prima di servizio ed il 53% con la seconda, a confronto del rispettivo 62% e 44% dell’avversario.

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Foto: LaPresse

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