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Ciclismo

Giro d’Italia 2020: percorso ai raggi X. Le 21 tappe: tre cronometro, tapponi dolomitici e appenninici, Stelvio Cima Coppi

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Il Giro d’Italia 2020 partirà sabato 3 ottobre dalla Sicilia, più precisamente da Monreale, con una cronometro di 15 chilometri che porterà sino in centro a Palermo. La gara resterà nell’isola per altri tre giorni e offrirà prima un arrivo che tira all’insù in centro ad Agrigento, identico a quello del Giro 2008 che vide trionfare Riccardo Riccò, poi uno in vetta all’Etna, dall’inedito versante di Piano Provenzana (18,8 km al 6,6%) e, per finire, una giornata più tranquilla con traguardo posto in quel di Villafranca Tirrena e partenza da Catania.

Dopo lo sbarco sulla penisola, però, il gruppo tornerà subito ad affrontare una frazione complicata e lunghissima, la Mileto-Camigliatello Silano di 225 chilometri. Nei tre dì successivi, le sedi dell’arrivo di tappa saranno, nell’ordine, Matera, Brindisi e Vieste. Dunque, toccherà alla domenica che chiude la prima settimana, la quale ha in menù il tappone appenninico che da San Salvo porta a Roccaraso. Sarà un’altra lunga giornata per il plotone, dato che si superano nuovamente i 200 chilometri e gli atleti dovranno anche affrontare quattro GPM tra cui un’erta davvero impegnativa come il Passo Lanciano (12,7 chilometri al 6,9%).

La gara, dopo un giorno di riposo, ripartirà con la tortuosa Lanciano-Tortoreto, la quale sarà seguita dalla più semplice Porto Sant’Elpidio-Rimini. Neanche il tempo di tirare il fiato, che i corridori si ritroveranno ad affrontare un’altra giornata tostissima. Giovedì 15 ottobre, infatti, è in programma l’impegnativa Cesenatico-Cesenatico di 204 chilometri, la quale propone il tracciato di una nota Gran Fondo: la Nove Colli.

Il venerdì della seconda settimana tocca alla tranquilla Cervia-Monselice, la quale, però, presenta due insidiosi strappi nel finale che potrebbero complicare la vita ai velocisti. Il giorno seguente, invece, il Giro d’Italia sarà di scena nel trevigiano con la cronometro del Prosecco, di 34 chilometri, che da Conegliano porta a Valdobbiadene. Chiude il secondo weekend di Giro l’arrivo in salita in quota al Piancavallo (14,5 chilometri al 7,8%), posto al termine di un’impegnativa frazione che prevede anche Forcella Chianzutan, Forcella di Monte Rest e Forcella di Pala Barzana, la quale parte dalla base aerea di Rivolto.

In seguito al secondo giorno di riposo, si riparte, martedì 20 ottobre, con la Udine-San Daniele di 229 chilometri. Una frazione tortuosa adatta alle fughe da lontano. All’indomani, invece, toccherà a un altro arrivo in quota, posto sull’erta di Madonna di Campiglio (12,5 chilometri al 5,7%), al termine di una frazione di 203 chilometri che prevede anche Forcella Valbona (21,9 chilometri al 6,6%), Monte Bondone (20,2 chilometri al 6,8%) e Passo Durone (10,4 chilometri al 6%). Non meno impegnativa, oltretutto, sarà la giornata successiva, nella quale è in programma la Pinzolo-Laghi di Cancano di 207 chilometri. L‘ascesa conclusiva (8,7 chilometri al 6,8%), presa singolarmente, non sembrerebbe nulla di che, ma a precederla c’è nientemeno che la Cima Coppi: lo Stelvio (24,7 chilometri al 7,5%). Inoltre, l’inizio di frazione è assai complesso dato che il plotone dovrà affrontare, subito dopo il via, nell’ordine: Campo Carlo Magno e Passo Castrin.

Venerdì 23 il gruppo avrà un giorno di tregua con la pianeggiante Morbegno-Asti. Sarà la quiete prima della tempesta, dato che sabato 24 è il giorno della tappa regina del Giro 2020: l’Alba-Sestriere di 198 chilometri nel cui tracciato sono presenti anche due colossi come il Colle dell’Agnello (21,3 chilometri al 6,8%) e l’Izoard (14,2 chilometri al 7,1%), i quale precedono l’accoppianta Montgenèvre (8,4 chilometri al 6%) – erta conclusiva (11,4 chilometri al 5,9%). Dopo venti dì all’insegna della fatica, domenica 25 i corridori saranno attesi da una cronometro di 15 chilometri, che si snoda tra le strade di Milano, la quale metterà fine all’edizione numero 103 del Giro d’Italia.

luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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