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Formula 1

F1, Mondiale 2020: muso, freni e sospensioni congelati. Il regolamento non sorride alla Ferrari

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Il 15 settembre è stata una data piuttosto importante in F1. Nel giorno indicato, come da regolamento, sono stati formalizzati i nuovi vincoli normativi da parte della FIA in merito alle aree di intervento sulle monoposto, ricordando quanto già era avvenuto all’inizio del campionato nel weekend del GP d’Austria.

Dopo il “congelamento” di parti fondamentali quali motore, telaio e cambio, sono stati bloccati gli sviluppi della struttura deformabile anteriore (il muso), delle parti interne alla scocca delle sospensioni anteriori e posteriori e dell’impianto frenante con dischi, pinze e campana. In sostanza d’ora in avanti non si potrà intervenire sulle partiti indicate, salvo investire nei cosiddetti “gettoni”, oppure in caso di problemi di affidabilità. Va detto che i blocchi riguardano anche l’impianto elettrico, il comando del DRS, la tavola del pattino sotto al fondo e l’equipaggiamento per il pit stop.

Questi aspetti regolamentari sono legati alla volontà di ridurre i costi dopo la pandemia e le parti “frizzate” resteranno tali anche nel prossimo Mondiale. Una situazione che, chiaramente, va a svantaggiare chi è in difficoltà come la Ferrari che, al di là del doveroso aggiornamento di motore, non potrà far altro che modificare la monoposto dal punto di vista aerodinamico.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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