Seguici su

Superbike

Superbike, Scott Redding: “Un weekend meraviglioso, il team mi ha regalato una moto eccellente”

Pubblicato

il

Anche se costretto a portare la mascherina si vede lontano un chilometro il sorriso di Scott Redding al termine di gara-2 del Gran Premio di Spagna 2020 della Superbike. Il portacolori della Ducati fa il bis della prima manche di ieri e domina la scena in quel di Jerez de la Frontera e ora allunga anche in classifica generale. Il britannico, infatti, si porta a 98 punti nella graduatoria del Mondiale, con 24 punti di margine sul campione del mondo Jonathan Rea.

In poche parole questo secondo appuntamento stagionale, il primo dopo il lungo stop dovuto alla pandemia, incorona uno Scott Redding pronto a lottare davvero per il successo finale. “Non c’è che dire, si conclude un weekend meraviglioso per me – spiega nel corso delle interviste di rito post-gara sotto il podio – Oggi mi sembrava di avere maggiore esperienza dopo la giornata di ieri. Ho imparato tanto da gara-1 e mi ha regalato grande fiducia. Sapevo di poter guidare e gestire le gomme nel migliore dei modi e penso davvero sia stato il segreto del mio successo”. 

[sc name=”banner-app-2020″]

Una gara condotta sin dai primi giri e nella quale, sostanzialmente, ha vissuto solo un momento di ansia, quando Chaz Davies si stava riavvicinando poco dopo la metà gara. “Avevo un buon margine, poi ho visto che Chaz stava provando a ricucire il gap. In quel frangente stavo risparmiando la gomma e, infatti, ho potuto cambiare marcia e distanziarlo nuovamente. Davvero oggi avevo a disposizione una moto eccezionale per cui devo dire grazie al team. Chiudere con due vittorie e pole position direi che non potevamo fare di meglio…”. 

[sc name=”banner-article”]

CLICCA QUI PER TUTTE LE NOTIZIE SULLA SUPERBIKE

alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Valerio Origo

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *