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Ciclismo

Pagelle Tour de France 2020, voti prima tappa: Kristoff perfetto a Nizza. Bennett e Sagan sottotono

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Alexander Kristoff vince la prima tappa di una Grande Boucle iniziata nel segno della pioggia. Non è stata una frazione inaugurale banale, quella a cui abbiamo assistito oggi. Molti grossi calibri sono caduti, rimediando, in taluni casi, botte che rischiano di farsi sentire nel prosieguo della manifestazione. Anche la volata finale è stata atipica e sono emersi quegli atleti che si esaltano nelle giornate più dure. Di seguito andiamo a dare i voti ai protagonisti odierni con le nostre pagelle.

PAGELLE PRIMA TAPPA TOUR DE FRANCE 2020

ALEXANDER KRISTOFF (UAE TEAM EMIRATES) VOTO 10: Il veterano norvegese della UAE Team Emirates fa uno sprint semplicemente perfetto. In una frazione resa dura dalla pioggia, un corridore dalla grande tempra come lui emerge e schianta tutti con la sua disarmante potenza. Maglia gialla meritatissima.

MADS PEDERSEN (TREK-SEGAFREDO) VOTO 9: Con la pioggia il campione del Mondo ha una marcia in più. Fa una gran rimonta nel finale, ma deve accontentarsi della seconda piazza alle spalle di un Kristoff irraggiungibile.

CEES BOL (SUNWEB) VOTO 7,5: Parte lungo come da prassi per lui, ma nel finale si pianta e non riesce a competere per il successo con Kristoff. Conquista comunque un bel terzo posto.

GIACOMO NIZZOLO (TEAM NTT) VOTO 7: Nonostante le difficoltà avute durante la tappa, fa un ottimo sprint. Ha mostrato di avere la gamba per arrivare tra i primi tre, ma Bol e Pedersen lo chiudono nel finale e scivola addirittura in settima posizione.

ELIA VIVIANI (COFIDIS) VOTO 6,5: Inizia lo sprint molto dietro, ma confeziona una bella rimonta che gli vale un buon sesto posto. Lancia segnali incoraggianti in un’annata fin qui maledetta.

SAM BENNETT (DECEUNINCK-QUICK STEP) VOTO 5,5: Viene lanciato in maniera eccellente da Morkov, ma appena resta all’aria inizia a perdere velocità. Arriva quarto, ma dà l’impressione di essere meno veloce anche di Viviani e Nizzolo che gli giungono alle spalle.

PETER SAGAN (BORA-HANSGROHE) VOTO 5,5: Lo slovacco si trova in posizione ottimale nel momento in cui viene lanciato lo sprint, ma, una volta di più, dimostra di non aver più lo spunto di un tempo. Sforna uno sprint modesto che gli vale un quinto posto non esaltante.

CALEB EWAN (LOTTO-SOUDAL) VOTO 5: Coglie un deludentissimo 19esimo posto. Non diamo un voto più basso poiché ha la scusante del lungo inseguimento che ha dovuto fare durante la tappa dopo i problemi che ha avuto.

ASTANA VOTO 4: Che senso ha attaccare in discesa, con l’asfalto viscido e la pioggia che scende senza sosta, quando il tuo capitano è un corridore con grosse lacune nella guida del mezzo e uno storico di cadute molto sostanzioso?

PAVEL SIVAKOV (INEOS) VOTO 10: Cade due volte, si fa male ad ambedue le braccia, ma non molla e continua a gareggiare. Fa buona parte della tappa praticamente da solo, rifiutandosi di salire in ammiraglia e, alla fine, riesce quantomeno a tagliare il traguardo. Un gladiatore.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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