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Nuoto, Settecolli 2020: Benedetta Pilato e Gregorio Paltrinieri superlativi! Caramignoli e Burdisso in evidenza, Federica Pellegrini vince i 100 sl

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Seconda giornata di gare al Foro Italico di Roma per il Trofeo Settecolli 2020 di nuoto. Un day-2 in cui i riscontri degni di nota non sono mancati e vale la pena raccontare cosa sia accaduto nella vasca romana.

50 rana donne e Benedetta Pilato: un amore infinito. 29″85, record italiano assoluto e primato mondiale junior che vale all’azzurrina la vittoria e soprattutto la consapevolezza che il lavoro paga. I miglioramenti nei 100 sono evidenti, ma nei 50 è davvero meravigliosa quella sua nuotata senza pause. Pilato che dunque sbanca, precedendo Martina Carraro (30″41) e Arianna Castiglioni (30″47), completando un podio tutto tricolore, con la svizzera Lisa Mamie (quarta in 31″23) stavolta messa dietro. Nella medesima specialità al maschile non ci sono i fuochi d’artificio ma Nicolò Martinenghi si impone in 26″94, nuotando un crono sotto i 27″ che male mai non fa a 24 centesimi dal primato italiano di Fabio Scozzoli, secondo in questa circostanza con il tempo di 27″23. Terzo Alessandro Pinzuti in 27″66.

La seconda perla di giornata è quella di Gregorio Paltrinieri: prestazione notevolissima da 7’40″22 negli 800 stile libero, battendo Gabriele Detti (7’46″04) e Domenico Acerenza (7’48″74). Un riscontro che fuga tutti i dubbi sulle sue scelte così importanti (cambio di tecnico) e certifica le sue qualità, nonostante lo stop per la pandemia. Una gara all’attacco, nel proprio stile, decisa già ai 400 metri e poi gestita da campione. Nella prova femminile, senza Simona Quadarella, Martina Rita Caramignoli e Giulia Salin confermano i loro miglioramenti nuotando due ottimi 8’24″16 e 8’26″81, con la classe 2002 autrice del record italiano cadetti. Terza piazza per la russa Anna Egorova (8’31″40).

Nei 100 stile libero maschili Alessandro Miressi fa valere il suo peso in acqua nuotando un ottimo 48″15, record della manifestazione, lasciando l’idea di avere ancora dei margini importanti per via di una nuotata non perfetta e di una preparazione chiaramente parziale per quanto è accaduto. La seconda vasca nuotata in 24″89 non è niente male. Alle spalle del piemontese buona prova per Ivano Vendrame (48″70) e per Manuel Frigo (48″75). Vittoria senza ammaliare per Federica Pellegrini nella stessa distanza: 54″33 per la campionessa veneta a precedere Valentine Dumont (54″91) e Silvia Di Pietro (54″96).

Nell’ormai abituale confronto dei 100 farfalla donne tra Ilaria Bianchi ed Elena Di Liddo, vittoria dell’emiliana in 58″73 a precedere Di Liddo (58″89) e Federica Greco (59″33). Tempi discreti, frutto di un allenamento un po’ difficoltoso per questioni logistiche, soprattutto per la pugliese detentrice del primato italiano di 57″04. Nei 200 farfalla uomini Federico Burdisso si prende la scena nel migliore dei modi, nuotando un ottimo crono di 1’54″83 (terzo tempo al mondo nel 2020) a mezzo secondo dal primato italiano da lui stesso detenuto (1’54″39). Una prestazione convincente del classe 2001 nostrano, con passaggi al centesimo vicinissimi al record nazionale fino a 150 metri, salvo poi calare nell’ultima vasca. Probabilmente anche il pungolo di non avere vicino nessuno non lo favorisce. Va comunque rimarcata anche la prova di Alberto Razzetti (1’56″51) sui suoi livelli, mentre è terzo Claudio Antonino Faraci (1’58″01).

100 dorso donne di livello non trascendentale che sorridono a Margherita Panziera, l’unica a infrangere il muro dei 60″ (59″96), decisamente distante dal suo 58″92 (record italiano). La campionessa d’Europa dei 200 dorso regola una buona Silvia Scalia (1’00″55). Terza posizione per Carlotta Zofkova (1’00″64). Qualche sussulto in più arriva nelle medesima distanza al maschile, dove il francese Mewen Tomac fa la voce grossa in 53″29, precedendo di 11 centesimi Thomas Ceccon e di 42 Simone Sabbioni. Bene comunque i due azzurri, soprattutto il veneto molto vicino al primato italiano di Sabbioni (53″34). Da rilevare anche il crono di Michele Lamberti, quarto in 54″43, tenendo conto della classifica con l’atleta transalpino.

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Nei 400 misti uomini il magiaro David Verraszto (4’12″66) si impone davanti a un ottimo Pier Andrea Matteazzi (4’15″03) che lima il proprio personale. Terzo posto per l’altro ungherese Dominik Torok (4’19″30). Nella medesima specialità femminile, orfana di Ilaria Cusinato, successo su un tempo non eccezionale di Luisa Trombetti (4’45″24).

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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