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IndyCar, GP Indianapolis 2020: Scott Dixon cerca la gloria nella casa di Penske

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Per la prima volta in questo 2020, la NTT IndyCar Series sbarca ad Indianapolis. La modifica del calendario ha infatti portato tre prove nel famoso impianto dello Stato dell’Indiana: due nel road couse più la mitica 500 miglia sull’ovale. Questa volta la location è quella che nel primo decennio del 2000 ha ospitato il Mondiale di F1, in un tracciato leggermente modificato.

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Sui 3 chilometri e 925 metri del circuito stradale di Indy, assisteremo ad un fatto storico. Oggi, sabato 4 luglio, festa nazionale negli Stati Uniti d’America, è prevista la competizione della IndyCar Series, mentre domani sera è indetta la Brickyard 400, la tappa di Indianapolis della NASCAR Cup Series. Per la prima volta le due famose categorie correranno nello stesso impianto e nel medesimo fine settimana. L’unica differenza è rappresentata dalla pista. La Cup Series userà  l’ovale, mentre la NASCAR Xfinity Series, la ‘F2’ della famosa serie a ruote coperte, e la IndyCar affronteranno il circuito interno.

Scott Dixon, primo nell’opening round della stagione nel Texas Motor Speedway (Forth Worth), arriva da leader della classifica alla prima prova non ovale del 2020. Il neozelandese di casa Ganassi, assoluto dominatore lo scorso 7 giugno, cerca di spezzare il dominio di Team Penske. La squadra del ‘Capitano’ ha infatti sempre vinto il GP di Indianapolis, nato nel 2014. Per la squadra dell’ex pilota di F1 Roger Penske si tratta dell’evento di casa. Ricordiamo infatti che, lo scorso inverno, l’imprenditore americano ha comprato l’intera categoria e l’Indianapolis Motor Speedway. L’americano Josef Newgarden #1, l’australiano Will Power #12 ed il francese Simon Pagenaud #22 sono i tre alfieri della formazione che ha la propria sede nello stato del North Carolina.

Dixon sembra essere il candidato numero 1 per impensierire le Chevrolet di Penske, sconfitte nella prima prova di Forth Worth. Simon Pagenaud, primo nell’edizione 2019 della 500 Miglia di Indianapolis, dovrà difendere questa sera il primato dello scorso anno quando, negli ultimi decisivi giri, beffò Dixon che si trovava saldamente al comando. Pagenaud, campione della serie nel 2016 e rinomato pilota endurance, condivide con Will Power il record di vittorie in questo GP. Il francese ha vinto nel 2014, nel 2016 e nel 2019, mentre l’australiano si è imposto durante la gara del 2015 e negli anni 2017-2018. Tra gli alfieri di casa Penske, manca all’appello Josef Newgarden. Dei tre piloti della fortissima squadra diretta da Roger e da Tim Cindric, il campione in carica della IndyCar non ha mai vinto nè il GP nè la più prestigiosa 500 Miglia.

All’attacco delle auto di casa Penske ci sarà sicuramente il Team Andretti. Zach Veach, pilota americano in pista con il numero #26, ha chiuso alle spalle del podio l’opening round della stagione ed è chiamato a confermarsi nello stradale dell’Indiana. Oltre a lui è da tenere d’occhio Alexander Rossi. Il californiano, campione ad Indy nel 2016 da rookie, non ha iniziato nel migliore dei modi l’edizione 2020 dell’IndyCar Series per un problema tecnico che gli ha rovinato l’intera prova. Rossi, sempre protagonista in ogni tipologia di pista, può dire senza dubbio la sua su questo speciale tracciato che lo ha visto una sola volta nella Top5 nel 2018. Anche Ryan-Hunter Reay, compagno di box di Rossi, ha avuto il medesimo problema dell’ex pilota di F1, un danno che ci auguriamo non si riproponga ad Indianapolis.

I possibili outsider in occasione del secondo round del campionato sono molti. I principali sono due: Felix Rosenqvist e Colton Herta. Il primo, alfiere #10 di Ganassi, ha vanificato il primo podio della carriera in Texas a causa di un brutto errore in curva 1-2. Lo svedese, ex campione della FIA F3 Europea, è uno degli uomini da tenere d’occhio sui circuiti stradali. Rosenqvist insegue la prima vittoria in carriera, sfiorata in quel di Mid-Ohio nella prova dello scorso anno. Il secondo, pilota americano di Andretti, è sempre da tenere in considerazione. A segno nel’evento del COTA dello scorso anno, il più giovane pilota ad affermarsi nella famosa serie statunitense ha tutte le carte in regola per ottenere un’ipotetica prestazione nel prestigioso Indianapoilis Motor Speedway.

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