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Golf, Ryder Cup: le parole dello spostamento. Harrington: “Non semplice, ma giusto”. Biagiotti: “Senso di responsabilità per Roma 2023”

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Tante, e sostanzialmente sulla stessa linea, le dichiarazioni in merito al rinvio dell’edizione 2020 della Ryder Cup al 2021, con il conseguente slittamento a catena di tutte le edizioni successive negli anni dispari invece che in quelli pari. Una situazione, questa, che riallinea l’evento alle date tipiche che si avevano fino a vent’anni fa.

Queste le affermazioni di Steve Stricker, capitano degli Stati Uniti: “Sebbene sia spiacevole che la Ryder Cup non si possa giocare quest’anno, la decisione di riprogrammarla è quella migliore sotto le attuali circostanze. Alla fine dei conti, vogliamo organizzare una Ryder Cup che competerà con tutte le altre nel mio Stato, quello del Wisconsin, e ora abbiamo l’opportunità di mostrare l’evento così com’era immaginato“.

Padraig Harrington, capitano dell’Europa, si esprime invece come segue: “Riprogrammare la Ryder Cup non sarebbe mai stata una decisione semplice, visti i molti fattori da tenere in considerazioni. Credo però che sia la giusta soluzione, viste le circostanze senza precedenti che stiamo vivendo. Quando si pensa alla Ryder, si pensa alla distintiva atmosfera generata dagli spettatori, come quella attorno al primo tee al Le Golf National due anni fa. Se questo non può essere ricreato responsabilmente a Whistling Straits, allora è corretto aspettare fin quando non si potrà. So, ora, che settembre 2021 sembra lontano. Ma arriverà velocemente, e garantisco che io e i giocatori europei saremo pronti“.

In merito allo spostamento dell’edizione di Roma al 2023, invece, Lavinia Biagiotti, che presiede il Marco Simone Golf & Country Club, parla così all’ANSA: “Un grande senso di responsabilità ha determinato la decisione di spostare la prima Ryder Cup italiana della storia al 2023. Lo stesso senso di responsabilità che ci ha guidati in questi mesi di lockdown a portare avanti i lavori in tutta sicurezza e senza nessuna interruzione, per poter offrire a brevissimo a tutti gli appassionati la possibilità di giocare al Marco Simone sul percorso della Ryder Cup. Ringrazio le Istituzioni, la Federazione Italiana Golf, il CONI, Ryder Cup Europe, il Team Marco Simone e tutte le persone che con lungimiranza e coraggio stanno lavorando per poter offrire a Roma, all’Italia e al mondo una Ryder Cup innovativa, visionaria e appassionante“.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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