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F1, tre Gran Premi in Italia nel 2020? Recuperi in Cina difficili e America in bilico. Imola spera

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Ieri Liberty Media ha ufficializzato due nuovi appuntamenti successivi al Gran Premio d’Italia, confermando che il 13 settembre la Formula 1 correrà al Mugello, mentre il 27 settembre si terrà il Gran Premio di Russia a Sochi. A questo punto viene da chiedersi cosa accadrà da ottobre in poi. La società americana ha ribadito quest’oggi l’intenzione di avere un calendario 2020 compreso tra le 15 e le 18 gare. Come potrà essere possibile? Andiamo a vedere.

Cosa accadrà alla Formula 1 dopo Sochi? Le ultime indiscrezioni affermano che il 4 ottobre dovrebbe andare in scena una gara in Portogallo, sul circuito di Portimao. Dopodiché la situazione è ancora tutta in divenire. Secondo le indiscrezioni riportate dal sito nextgen-auto.com, Liberty Media ipotizzava una sortita in Estremo Oriente per disputare due Gran Premi in Cina e recuperare quello del Vietnam. Tuttavia, il governo cinese ha deciso ieri di cancellare tutti gli eventi sportivi previsti sul territorio nazionale per il resto del 2020. Dunque, tutto da rifare.

Per questa ragione potrebbero spalancarsi le porte per Hockenheim e forse Imola. Liberty Media avrebbe tenuto in considerazione l’autodromo romagnolo e quello tedesco come riserve da utilizzare in caso di bisogno. Ebbene, la necessità di utilizzarli potrebbe davvero presentarsi, anche perché la possibilità di gareggiare in America è tutta da verificare. La situazione dell’epidemia di Covid-19 negli Stati Uniti e in Brasile è allarmante, pertanto i due appuntamenti sono a forte rischio. Il Canada e il Messico sperano di poter organizzare i rispettivi eventi, ma una decisione in merito non è ancora stata presa.

Al momento l’unica certezza è il finale da disputare in Asia, forse in tre diversi Paesi. La parte conclusiva dell’annata verrebbe aperta dal Gran Premio del Vietnam, quindi ci si trasferirebbe in Medio Oriente, gareggiando prima in Bahrain (uno o due appuntamenti), prima di concludere la stagione ad Abu Dhabi.

Resta però da stabilire la “cerniera” tra Portimao e l’Asia. È in questa finestra di tempo, localizzata tra ottobre e inizio novembre, che potrebbe essere collocata Imola. Il circuito sulle rive del Santerno avrebbe chiaramente molte più possibilità di ritrovare la Formula 1 nel caso non si possa gareggiare in America. Nel qual caso, sarebbe infatti necessario aggiungere due o tre appuntamenti in Europa.

Insomma, il resto del calendario del Mondiale di Formula Uno 2020 prende forma lentamente, come un puzzle i cui pezzi vanno sapientemente incastrati allo scopo di arrivare al completamento del disegno. Vedremo se anche Imola avrà l’opportunità di essere presa in considerazione, ritrovando il Circus dopo 14 anni.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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