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Pallavolo, Gianlorenzo Blengini: “L’Olimpiade va preparata da subito. Nessun problema se Zaytsev e Nelli vanno in Russia”

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Sarà una stagione ricchissima di eventi per la pallavolo (Olimpiadi, Europei, World League e tutti gli impegni dei club), che attende di capire ancora quando ed in che modo riprendere. Lo sa bene il commissario tecnico della nazionale maschile, Gianlorenzo Blengini, che è stato intervista dal Corriere dello Sport: “Ci sono molte cose di cui dobbiamo tenere conto. La volontà di riprendere è condivisa, ma ci sono tanti problemi, primo fra tutti quello della responsabilità. Alcuni giocatori, i più giovani, hanno l’esigenza di lavorare per proseguire nel percorso di crescita sia dal punto fisico che tecnico in funzione di un’Olimpiade che è ancora lontana, ma che va comunque programmata appena possibile”.

Blengini ed il suo staff stanno cercando di capire come gestire la preparazione per il gruppo azzurro: “Stiamo ragionando se si potrà un programma altrimenti continueremo con l’online. L’obiettivo è fare il massimo di quello che la situazione ci permette. Avevamo preso in esame anche la possibilità di lavorare all’aperto, almeno all’inizio. Bisogna pensare ad un processo progressivo”. 

Il ct azzurro si sofferma anche sulla questione infortunati e sul loro recupero: “C’è la volontà di far lavorare gli atleti, che sono fermi da troppo tempo. Ci sono alcuni atleti che devono tornare in palestra per recuperare. Penso a Matteo Piano, che è fermo da otto mesi, a Nelli, che ha accusato molti problemi negli ultimi mesi o a Lavia che ha avuto problemi al ginocchio. Con alcuni c’è urgenza di lavorare da subito“.

Ovviamente il grande obiettivo per la stagione che viene è l’Olimpiade di Tokyo, che non è troppo lontana per Blengini: “L’Olimpiade che è stata spostata di un anno si deve cominciare a preparare da subito. Prima si riesce a rientrare nella normalità, meglio è per tutti”.

Zaytsev e Nelli giocheranno in Russia il prossimo anno. Una scelta che comunque non disturba il ct azzurro: “L’unico problema potrebbe esserci se non giocassero con continuità oppure se giocassero con continuità in un campionato di livello basso. Non è certo il caso di Ivan e Gabriele che vanno a giocare in due club importanti e in un campionato molto impegnativo. Sarà solo più difficile parlare con loro.

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Foto Valerio Origo

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