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Basket, Paolo Banchero: “Il mio idolo è Lebron James. Voglio giocare con l’Italia e conquistare le Olimpiadi”

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Da ormai qualche settimana il suo nome è sulla bocca di tutti gli appassionati di basket italiano e non solo: Paolo Banchero, l’italiano d’America, è pronto a spiccare il volo in una carriera che vuole essere da predestinato prima verso il College e poi verso l’NBA, senza dimenticare la canotta azzurra della Nazionale del Bel Paese.

Intervistato da Tuttosport, il nativo del 2002 si è così espresso: “Quando mi è arrivata la richiesta – fa riferimento all’Italbasket –  non potevo certo dire no. Poi la mia famiglia si sente italiana, papà e i suoi fratelli e parenti hanno sempre tenuto molto alla loro storia. Per loro e dunque per me è motivo di orgoglio. Inoltre, giocare subito ad alto livello e con professionisti mi offre motte opportunità di crescita”.

Poi prosegue, parlando di ruolo e aspirazioni: Sono un’ala, ma posso creare. Ho cominciato che ero piccolo, dunque da play-guardia, un’estate sono cresciuto e sono diventato il più alto. Adesso sono 6 piedi e 10 (circa 2,08), ma credo che un giocatore debba essere completo per essere efficace. Il mio idolo e riferimento è LeBron James, ma ne studio altri come Tobias Harris e Ben Simmons”.

Sul suo percorso scolastico e sugli obiettivi futuri afferma: “Come facoltà farò scienze della comunicazione. Perché a fine carriera vorrei diventare un commentatore sportivo: guardo molte partite e amo parlare di basket. Vivo di questo sport, anche se come tutti i ragazzi ho anche altri interessi, ma nessuno che tolga tempo allo sport. Sono cresciuto in una famiglia sportiva. (Paolo è figlio di Rhonda Smith, leggenda dell’università di Washington di cui è stata fra l’altro miglior realizzatrice e rimbalzista della storia dell’ateneo, e di Mario Banchero, papà che ha militato alla O’Dea High School e da quale derivano le origini italiane che gli consentiranno di giocare con gli azzurri, ndr)”.

Ma non si ferma qui, anzi. Uno sguardo sulla NBA e su Tokyo 2021: “Vorrei innanzitutto completare la mia avventura alle superiori con un titolo statale, andare al college e vincere un torneo Ncaa prima di essere scelto nella Nba, magari tra i primi 5. Ma attenzione non mi basta giocare, voglio diventare un nome, un All Star, puntare all’anello. E con l’Italia sogno le Olimpiadi, già nel 2021, qualificandoci al Preolimpico per poi puntare alla medaglia. Entro fine carriera vorrei anche l’oro olimpico. Ho visto chi gioca nella Nba, Gallinari, Belinelli e Melli. Ma conosco soltanto Nico Mannion, parliamo spesso al telefono, mi piace”.

Infine conclude non tirandosi indietro sul tema George Floyd: “Terribile, ma è successo spesso anche in passato. La differenza è che stavolta attraverso i social media l’hanno visto tutti. E il video ha mostrato con assoluta chiarezza la violenza efferata. Mi auguro che questo porti a un cambiamento, necessario, negli Stati Uniti. E porti ad abbattere la discriminazione razziale anche nel mondo”.

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michele.cassano@oasport.it

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Foto: Facebook

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