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Tennis, Angelo Binaghi: “Se non ci saranno scenari apocalittici, gli Internazionali d’Italia si faranno a Roma”

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Il mondo del tennis è fermo ormai da diverse settimane. Centinaia di eventi sono stati cancellati o rinviati e tra questi anche gli Internazionali d’Italia. La manifestazione tennistica più importante del nostro Paese non è stata ancora ricollocata e si discute per capire quando si potrà giocare.

Per la sede, Roma rimane decisamente favorita ma se il torneo dovesse essere spostato a novembre si potrebbe optare per una variazione di superficie disputandolo indoor tra Milano e Torino. Il presidente della Federtennis Angelo Binaghi, in un’intervista rilasciata a “Il Foglio”, ha parlato di quel che potrà accadere per quanto concerne gli Internazionali d’Italia: “Se non ci saranno scenari apocalittici, gli Internazionali d’Italia si faranno sempre a Roma nel mese di settembre o ai primi di ottobre. L’extrema ratio sarebbe fare un’edizione speciale degli Internazionali, versione indoor, a Milano oppure a Torino. L’ipotesi più ottimistica è quella di garantire le porte aperte al pubblico, con posti distanziati e misure di sicurezza anticontagio“.

Per quanto riguarda la situazione attuale del tennis italiano, Binaghi è preoccupato non per i professionisti ma per quelle piccole realtà che rischiano di non poter ripartire a causa dell’emergenza sanitaria: “Sono contento che da parte del Governo sia stata fatta una distinzione tra sport di squadra e sport individuali non di contatto, come il tennis e l’equitazione, che in altri paesi sono già ripartiti. Stanno riaprendo i parchi, io credo che sia nell’interesse del paese fare lo stesso con i circoli di tennis, usando i presidenti dei club come persone incaricate di controllare il rispetto delle misure di sicurezza. Dirigenti sportivi e operatori vanno responsabilizzati, solo così si può ricominciare senza timore di contagi. Professionisti? Non sono preoccupato per loro. Berrettini era infortunato e credo che stare lontano dalla racchetta gli abbia fatto bene, Sonego aveva un problema al polso e adesso sta guarendo, Sinner tornerà più maturo di prima. Due mesi non bastano a rovinare un percorso di anni. Ciò che mi terrorizza è il futuro del movimento sportivo di base, i novemila insegnanti che non ricevono lo stipendio da due mesi, i circoli piccoli che rischiano di non riuscire a riaprire dopo questo stop“.

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salvatore.serio@oasport.it

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Foto: Federtennis

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