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Marc Marquez, MotoGP: “Correre senza pubblico sarà strano, ma lo faremo per le persone alla TV”

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Marc Marquez inizia ad affilare le armi in vista del Mondiale di MotoGP 2020. Sembra finalmente che il calendario di questo tribolatissimo anno si stia andando a comporre, con l’esordio che dovrebbe avvenire proprio a casa del campione del mondo della classe regina, ovvero a luglio con il Gran Premio di Spagna in quel di Jerez de la Frontera. Si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel? Sembrerebbe proprio così, specialmente per il Cabroncito che, è inutile girarci attorno, ha vissuto un inverno e una primavera quantomai complicati, iniziando dalla operazione alla spalla e passando poi per il lock-down causato dal coronavirus.

In queste settimane il portacolori della Honda ha partecipato a diverse “Dirette Instagram” con colleghi o sponsor vari. Nella giornata di ieri una di queste dirette l’ha visto protagonista assieme al fratello Alex (suo nuovo compagno di team) nella quale ha toccato numerosi argomenti e ha risposto ad una notevole quantità di domande e curiosità dei suoi tifosi. In primo luogo Marc Marquez ha detto la sua su quel che sarà di questo campionato. Si correrà, almeno nella prima metà, a quanto pare, a porte chiuse e senza pubblico. Uno scenario assolutamente mai visto prima per la MotoGP.

Il parere del catalano su questa decisione è chiaro: “Sarà davvero strano. Noi piloti quando partecipiamo al weekend di gara vogliamo vedere le tribune piene, con tanto pubblico pronto a darti il suo calore. In questo modo sembrerà di partecipare ai test pre-stagionali, quando si corre nel silenzio assoluto. Tutto, gioco forza, sarà più freddo e noioso, ma non possiamo fare altrimenti. La situazione è questa, c’è poco da fare”. La soluzione arriverà proprio dai protagonisti della classe regina? “Starà a noi dare il massimo. Offrire uno spettacolo meraviglioso alla gente che ci seguirà da casa. Lo faremo per loro! Ad ogni modo spero che questo scenario possa migliorare in tempi rapidi per tornare tutti assieme alla normalità, compreso anche il pubblico sui tracciati del Mondiale”.

L’emergenza sanitaria globale ha messo in ginocchio numerose nazioni a livello globale. Anche la Spagna non è stata esente da chiusure totali, e anche un sei volte campione del mondo della classe regina non ha potuto far altro che chiudersi in casa. “Sembra che, a poco a poco, si stia tornando verso la normalità. La situazione nel nostro Paese, ed a livello europeo, sembra andare verso il sereno, per cui teniamo le dita incrociate”. Come si è passato il tempo il numero 93 in queste settimane? “Ho cucinato tantissimo – scherza – Inoltre mi sono dedicato al giardinaggio e ho anche cercato di tenere pulita casa nel miglior modo possibile. Giovedì scorso sono andato dal parrucchiere e ho anche cambiato look. Per quanto riguarda mio fratello, invece, ci ho pensato io con il rasoio”.

A livello di allenamenti Marc Marquez ammette che non è ancora facile fare un programma di lavoro ben definito. “Non sono sicuro che si potrà tornare alla normalità entro la prossima settimana, per cui abbiamo deciso di aspettare fino a questi giorni per tornare ad allenarci. Siamo usciti il meno possibile perchè il rischio di contagio è ancora alto. La salute è l’unica priorità, lo sport arriva dopo”. La volontà dei piloti, ad ogni modo, è chiarissima: “Noi vogliamo correre, com’è ovvio che sia. Come i calciatori non vedono l’ora di poter tornare in campo per concludere campionati e coppe. Ma occorrerà grandissima prudenza. Certe volte affrettare i tempi non è propriamente la cosa giusta”.

Ultime battute per qualche curiosità: “Un consiglio che mi darei? Posso dirmi che se una cosa posso farla oggi non ha senso rimandarla a domani. Ho 27 anni dopotutto, ormai mi avvicino ai 30 ed il tempo corre. Il rapporto con mio fratello compagno di box? Ci alleniamo assieme come sempre, anche in circuito ognuno ha il proprio team e lavoriamo nella giusta maniera. Pilota preferito? È impossibile sceglierne uno. Doohan aveva uno stile unico. A livello generale sceglierei anche Rossi e Pedrosa. Questi sono i tre piloti che ho più ammirato. Pista più difficile? Sepang, per colpa del caldo umido. Le più belle? Aragon e Phillip Island”.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Hazrin CRIC / Shutterstock.com

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