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Salto con gli sci, la NextGen femminile: c’è anche l’italiana Lara Malsiner tra le cinque under21 più promettenti

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Dopo aver fatto il punto sulla NextGen del salto maschile, è doveroso replicare l’iniziativa sul settore femminile. Andiamo dunque a vedere quali sono, in questo momento, le cinque saltatrici più interessanti nate dal 2000 in poi. Anche in questo caso è obbligatorio effettuare una doppia premessa. In primo luogo, la presente “selezione” è stata fatta sulla base di quanto visto sino all’annata 2019-20. Sappiamo, tuttavia, come il salto con gli sci sia uno sport dove età è relativa e dove le carriere possono assumere parabole letteralmente agli antipodi. Si pensi, per esempio, alla bruciante ascesa e all’altrettanto rapido declino di Coline Mattel. Oppure, viceversa, all’incredibile esplosione tardiva di Juliane Seyfarth. Dunque, qualsiasi valutazione va presa con le pinze. Inoltre, la short-list a cinque esclude giocoforza ragazze interessantissime, le quali sono comunque state citate in coda all’articolo. Come tra gli uomini, non c’è la presunzione di stilare una classifica, pertanto si è deciso di elencare la top-five partendo dalla più giovane per arrivare alla più matura.

BJØRSETH Thea Minyian [NOR]
Nel gergo degli sport americani, verrebbe definita “The next big thing” del salto con gli sci femminile. Perché questa ragazzina nata nell’ottobre del 2003, dunque ancora sedicenne, si è presentata in Coppa del Mondo e ha subito marcato punti. Dopodiché, ai Mondiali junior, si è messa al collo la medaglia d’argento, battendo tante avversarie più qualificate e navigate. Il tutto considerando che Bjørseth proviene dalla combinata nordica e dunque la sua carriera di saltatrice è letteralmente in fase embrionale! Viste queste premesse, l’evoluzione dell’attività agonistica della giovanissima norvegese andrà obbligatoriamente seguita con un occhio di riguardo.

KRAMER Marita [AUT]
Classe 2001, l’austriaca di origini olandesi è stata il crack della stagione 2019-20. La teenager di scuola Saalfelden è esplosa con prepotenza, ottenendo persino una vittoria in Coppa del Mondo, a cui ha associato un altro podio e svariati ingressi nelle prime dieci posizioni. Oltre a concludere la classifica generale al nono posto, ha saputo dominare in lungo e in largo i Mondiali junior di Oberwiesenthal. In Austria non si vedeva una saltatrice così precoce da un lustro, ovvero da quando Chiara Hölzl ha mosso i suoi primi passi nel massimo circuito. Quest’anno la piccola ventiduenne salisburghese ha indossato il pettorale giallo e conteso la Sfera di cristallo a Maren Lundby. Ovviamente, gli addetti ai lavori rot-weiß-rot si augurano che Kramer possa fare altrettanto negli anni a venire.

IAKOVLEVA Lidiia [RUS]
La russa, classe 2001, ha fatto stropicciare gli occhi a tutti gli appassionati di salto con gli sci nella serata di sabato 1 dicembre 2018 quando, assolutamente a sorpresa, riuscì clamorosamente a imporsi nella gara di Coppa del Mondo disputata sul trampolino piccolo di Lillehammer. Grazie a quel successo, Iakovleva è diventata la prima atleta nata nel XXI secolo a ottenere una vittoria di primo livello nelle discipline nordiche, settore maschile compreso. Vero è che l’ultimo inverno non è stato all’altezza del precedente, tuttavia nello sport la crescita non è sempre lineare e possono esserci periodi più complessi di altri, soprattutto se si parla di salto con gli sci. Quindi, prima di bollare la russa come un fuoco di paglia, è bene aspettare qualche tempo. D’altronde, non sono molte le atlete della sua età a poter vantare un successo e dieci piazzamenti nella top ten nel massimo circuito. Anzi, a parte la già citata Kramer, nessuna teenager ha il palmares della ragazza di San Pietroburgo.

MALSINER Lara [ITA]
C’è anche un’italiana tra le cinque saltatrici più promettenti del mondo. Lara Malsiner, classe 2000, ha già saputo ottenere risultati di grido. Un podio e undici piazzamenti nella top-ten in Coppa del Mondo sono un bottino di assoluto rispetto per una ventenne che, peraltro, si è anche messa al collo due bronzi iridati junior. Dotata di una poderosa spinta, la gardenese si esprime al meglio sui trampolini di dimensioni ridotte. Cionondimeno, ha saputo farsi rispettare anche negli impianti dal profilo più imponente. Considerate le sue naturali doti di forza, un’eventuale crescita dal punto di vista della qualità aerodinamica sarebbe propedeutico a diventare una carta da prime dieci posizioni e un’outsider per il podio in ogni contesto di gara.

KRIZNAR Nika [SLO]
Chiudiamo la rassegna con la saltatrice nata nel XXI secolo più affermata in assoluto. Parliamo, ovviamente, di Nika Kriznar che, ormai da tre anni, è in pianta stabile una delle dieci atlete più forti del massimo circuito. Classe 2000, oltre a essersi laureata campionessa del mondo junior 2018, la slovena è un’assidua frequentatrice delle posizioni di vertice nelle gare di primo livello. Lo dimostra il fatto di aver già ottenuto la bellezza di 35 piazzamenti nella top-ten in Coppa del Mondo, a cui se ne sommano altri due tra Giochi olimpici e Mondiali! Insomma, nel suo carniere ci sono già 37 presenze tra le prime dieci nelle competizioni che contano davvero. Tuttavia, i podi sono “solo” tre. Al momento, dunque, Kriznar è una piazzata di extra-lusso, come è testimoniato dal fatto di aver concluso gli ultimi tre inverni tra la quinta e la decima posizione della classifica generale. Sinora le è sempre mancato quel quid necessario a effettuare l’ultimo salto di qualità, ma se dovesse trovarlo nel prossimo futuro, una saltatrice con questa solidità di rendimento potrebbe diventare persino una pretendente alla Sfera di cristallo.

Chiaramente, tante ragazze sono state giocoforza escluse dal quintetto. Meritano comunque di essere citate le slovene Katra Komar e Jerneja Brecl, l’austriaca Lisa Eder, la tedesca Selina Freitag, la russa Anna Shpyneva, nonché le francesi Lucile Morat e Josephine Pagnier. Alcune di loro sono reduci da una stagione anonima o hanno addirittura subìto una regressione, tuttavia non va dimenticato come il salto con gli sci, soprattutto in campo femminile, si presti a eclatanti ritorni di fiamma. Gli esempi più clamorosi in tal senso sono quelli di Juliane Seyfarth ed Eva Pinkelnig, le quali hanno saputo disputare le migliori annate della loro carriera, salendo persino sul podio della classifica generale di Coppa del Mondo, dopo essere uscite da periodi di oblio assoluto.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: Shutterstock

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